Ha combattuto contro la malattia, ma questa mattina, il regista Carlo Vanzina si è arreso al male. Aveva 67 anni e un curriculum infinito dietro la macchina da presa. Regista, insieme al fratello Enrico, sceneggiatore, ha inventato i “cinepanettoni”, quelle commedie leggere che, ad ogni uscita, registravano boom di incassi. A dare l’annuncio della sua morte, il fratello e la moglie: “Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”.
Figlio del grande Steno e di Maria Teresa Nati, ha avuto come maestro il grande Mario Monicelli. “Monicelli era un burbero, un finto cattivo. Mi ha trattato in maniera infernale, ho pianto tanto ma nonostante questo ho serrato i denti e sono andato avanti finché mi ha fatto suo primo aiuto”, aveva raccontato il regista in un’intervista. L’ultimo film “Caccia al tesoro”, del 2017.