Napoli, migliaia di persone sul lungomare. Centinaia senza mascherina

Ma De Magistris osserva: "Se ci avete assegnato la zona gialla, non ho il potere di dire alla gente di non uscire"

A Napoli ieri sembrava una giornata come tante altre. Non importa l’imperversare dei contagi, nessuna importanza per gli ospedali assediati e le file chilometriche di auto ed ambulanze impilate davanti ai pronto soccorso. La gente continua a vivere la propria vita proprio come se nulla fosse, i più spavaldi, addirittura, azzardano l’assenza della mascherina dal loro volto.

Ristoranti pieni, gente seduta sulle balaustre in attesa di entrare per il loro turno, persone che si abbracciano a fiotti. Ed il sindaco De Magistris dice: “non chiudo il lungomare“.

Il sindaco, infatti, sostiene di non avere potere decisionale sulle passeggiatine dei campani, perché la Campania è in zona gialla ed effettivamente, la zona gialla, non vieta a nessuno di uscire di casa.

De Magistris, intervenuto alla trasmissione L’ospite di Skytg24, ha infatti osservato: “Se io chiudo il lungomare non è che la gente si butta a mare, la gente andrà su via dei Mille, se chiudi via dei Mille andrà su via Toledo, se chiudi via Toledo va su piazza Plebiscito, se chiudi piazza Vanvitelli va su via Luca Giordano. Possiamo chiudere solamente quelle aree che le forze di polizia e l’Asl ci segnalano come aree dove, nonostante tutto, c’è una particolare concentrazione. Napoli ha circa un milione e mezzo di persone al giorno, la città è piccola. Questo significa scaricare solamente sulle forze di polizia, sui sindaci e anche un po’ sui cittadini”.

E conclude: “Delle due, l’una. Se a Napoli la situazione è drammatica dal punto di vista sanitario come sembra, è il governo, come scritto giustamente nel Dpcm, che individua con correttezza che colore abbiamo. Se è colore giallo, non puoi obbligare la gente a non uscire. Se è rosso, devi dire alla gente di non uscire”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.