Noleggio: gli italiani affittano i beni

Le necessità economiche spingono un numero crescente di italiani a rivolgersi ad aziende specializzate nel noleggio di beni. Dagli elettrodomestici, ai mobili, fino ai macchinari industriali e veicoli si conferma il successo dell'iniziativa, secondo gli ultimi dati Findomestic.

Noleggio: gli italiani affittano i beni e ne rivoluzionano il fenomeno che,  negli  ultimi anni, si è diversificato in modo sorprendente.

Partito come “sharing economy” tra 2010 e 2013, in piena crisi, era nato come rapporto alla pari tra consumatori.

- Advertisement -

Alcuni avevano bisogno di beni e servizi e altri li mettevano a disposizione in cambio di denaro.

Oggi sta diventando il core business di molte aziende che hanno fiutato l’affare e la prospettiva di crescita.

- Advertisement -

Noleggio: gli italiani affittano i beni. La necessità di diversificare accresce la domanda di noleggio

Il noleggio di beni spazia dalle coltellerie alle tovaglie, dagli elettrodomestici, all’affitto di scooter, impianti audio e video.

Negli ultimi anni è esplosa la passione per questo settore, ispirata da esigenze economiche oppure organizzative.

- Advertisement -

Noleggio: gli italiani affittano i beni. Cosa può spingerci a noleggiare

L’uso crescente di internet ha favorito l’affitto perché il web aiuta a soddisfare le richieste in tempi rapidi.

Inoltre, la clientela ha bisogno di risparmiare evitando di acquistare tutto ciò che gli occorre.

A questo punto, cresce l’esigenza di servizi mirati offerti da aziende qualificate per il noleggio.

Le formule più diffuse di noleggio

Il noleggio può durare da poche ore a un massimo di tre-quattro settimane, in caso di prestazione a breve termine, oppure da 1 a 12 mesi se è a medio termine.

Le aziende preferiscono accordi più lunghi rispetto ai privati per sostituire con più frequenza i propri veicoli o per soddisfare un picco di produzione.

Il noleggio a lungo termine copre un periodo da 1 a 5 anni e riguarda non solo automezzi ma anche l’informatica, attrezzature edili, macchinari agricoli e attrezzature mediche.

Questa formula offre vantaggi organizzativi e nella riduzione dei costi perché l’imprenditore si limita a usare quello che noleggia.

In questo modo, l’azienda riceve servizi di assistenza per mantenere i macchinari efficienti ma, non comprandoli, evita spese eccessive e l’incognita di poterli rivendere.

Si calcola inoltre un risparmio medio del 15% nei costi di gestione rispetto alle attrezzature di proprietà.

Il noleggio per tutte le tasche spazia a 360 gradi

Daniela Uva ha inserito nel Controcorrente del Giornale, basato anche sul rapporto mensile del gruppo Findomestic, i dati che confermano la tendenza.

Un italiano su due noleggia lo smartphone per evitare una spesa molto alta. Ma almeno il 10% fa la stessa cosa per elettrodomestici e attrezzature sportive.

11% noleggia a lungo termine gli attrezzi per manutenzione di casa e giardino e il 7% punta su passeggini e arredi.

Un cambio radicale nella prospettiva del noleggio

Dall’acquisto si passa quindi al semplice uso perché il bene non è di proprietà ma offre servizi aggiuntivi:

  • L’assicurazione contro furto o smarrimento, (apprezzata dal 54% degli intervistati Findomestic)
  • Il pagamento dilazionato
  • la possibilità di sostituire l’articolo.

Il 36% degli intervistati non considera il bene a noleggio molto diverso da quello che compra, ma lo conserva con più attenzione perché dovrà restituirlo.

Alcuni lamentano che le garanzie assicurative non siano ancora abbastanza ampie, rinunciare alla proprietà non sia sempre positivo e che noleggiare molti oggetti contemporaneamente aumenti il rischio d’indebitarsi.

Il noleggio appassiona anche i clienti più facoltosi

La rivoluzione non interessa solo i risparmiatori a caccia di mobili, vestiti, piastre per capelli e stampanti per pc.

In effetti, anche i consumatori più facoltosi noleggiano beni e prodotti di alto livello.

L’affitto riguarda gioielli esclusivi, yacht, jet privati, elicotteri, fuori serie e abitazioni di lusso, con un giro d’affari che ha superato il miliardo di dollari.