Dopo mesi di aumenti record, nell’Eurozona si registra finalmente un rallentamento dell’inflazione: dal 10,6% registrato ad ottobre, si scende ad un 10% tondo tondo.
Il segnale, il primo da mesi in controtendenza, è evidenziato da Eurostat che ne approfitta per lanciare la “buona notizia”: in questo 2022 la corsa al rialzo è sembrata inarrestabile, spinta dai rincari dei prodotti energetici e che si è riverberata sui prezzi al consumo, raggiungendo livelli mai visti dagli anni ’80.
Stabile l’Italia nel mese di novembre
Anche in Italia, la prima stima flash di Eurostat segnala un rallentamento su base mensile e stabile sull’anno. Sembra che, anche per noi, la corsa stia decelerando anche per merito del calo dei prodotti energetici non regolamentati.
Secondo le prime analisi Istat, il Nic – l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività – avrebbe registrato per novembre un aumento dello 0.5% su base mensile (+3,4% il dato di ottobre) e dell’11,8% su base annua, esattamente uguale a quello del mese scorso: “Dopo la brusca accelerazione di ottobre – fanno sapere dall’Istat – a novembre l’inflazione è stabile, anche rimane ai livelli record del marzo 1984, quando fu +11,9% “.