Parte il nuovo Reddito di emergenza del Decreto Ristori: lo spiega Inps per la Famiglia

Inps per la famiglia avvisa che le domande si possono presentare da oggi e che per alcuni l'accredito è automatico

Il post di oggi su Facebook di Inps per la Famiglia riguarda le due nuove mensilità per il Reddito di Emergenza previste dal Decreto Ristori. La nuova domanda si può presentare da oggi, martedì 10 novembre 2020. I soldi sono destinati a coprire novembre e dicembre 2020 per i nuclei famigliari costretti a non lavorare e messi in difficoltà dal lockdown.

Il post sul reddito di emergenza contiene il comunicato stampa ufficiale con alcune informazioni importanti. Non tutti devono presentare una domanda, infatti a chi ha già ricevuto le due mensilità il nuovo beneficio viene riconosciuto di ufficio. Soltanto, avvisa l’Inps, non ci sono informazioni precise sulle date del pagamento. Speriamo che la buona volontà non si traduca in ritardi come è successo per i bonus e per la cassa integrazione.

Questi invece, sono i soggetti che devono presentare la domanda per i Redditi di Emergenza di novembre e dicembre

  • I nuclei che non hanno MAI ottenuto il beneficio in precedenza, perché non hanno presentato la domanda o perché non è stato riconosciuto;
  • i nuclei che hanno ottenuto solo il primo Reddito di Emergenza introdotto dal decreto 34/2020 e non il secondo previsto dal decreto 104/2020.

La nuova nota stampa non aggiunge altre informazioni, per capire come funziona il Reddito di Emergenza bisogna leggere la scheda nel sito ufficiale Inps, l’articolo 82 in Gazzetta.

A quanto ammonta il Reddito di Emergenza e come si calcola?

L’importo stabilito per il Reddito di Emergenza non supera gli 800 euro mensili o 840 in presenza di disabili gravi o non autosufficienti. L’importo di base è determinato moltiplicando il valore della scala di equivalenza per 400, pari ad uno per il primo componente del nucleo famigliare. Una persona otterrebbe 400 euro, questo importo è così incrementato:

0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni;
0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE;

Al punto 6 della legge 82 in Gazzetta linkata prima, c’è scritto che non hanno diritto al Reddito di emergenza le persone che si trovano in stato detentivo per tutta la durata della pena. Inoltre, coloro che sono ricoverati in lunga degenza o a carico totale dello Stato. Nel conteggio, queste situazioni sono considerate e applicate automaticamente.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter