Pensioni: maxi assegno a marzo, con arretrati ed aumenti

Grazie alla nuova norma inserita nella Manovra dal governo Meloni, il sistema di rivalutazione delle pensioni è cambiato. Vediamo come nel dettaglio

La norma introdotta dalla Manovra del governo Meloni garantisce un maxi assegno a marzo, ma non per tutte le pensioni.

Pensioni: chi ha diritto all’assegno di marzo?

La Manovra del 2023 prevede una norma che cambia il sistema di rivalutazione delle pensioni. Il nuovo sistema comprende 6 fasce di reddito e l’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Grazie alla nuova norma, le pensioni che arrivano fino a 2.100 euro lordi hanno ora una rivalutazione piena, e adesso tocca ai redditi superiori a 2.101,52 euro. Questi ultimi riceveranno a marzo la rivalutazione. A marzo saranno inoltre corrisposti anche gli arretrati di gennaio e febbraio. I pensionati che ricevono un assegno quattro volte il trattamento minimo, avranno diritto a una maggiorazione in base a determinati parametri. Vediamoli in dettaglio.

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I parametri di rivalutazione

Chi percepisce un reddito da pensione tra le 4 e le 5 volte il minimo, avrà diritto a una rivalutazione del 6,205%. Chi percepisce un reddito compreso tra i 2.626,91 a 3.152,28 euro, avrà diritto a una rivalutazione pari al 3,869%. Coloro che percepiscono redditi superiori a 10 volte il minimo, cioè superiori a 5.253,81 euro al mese, avranno diritto a una rivalutazione del 2,336%.