Perché la carica virale di un soggetto può essere alta oppure bassa?

Un soggetto può avere una carica virale alta oppure bassa, ma bisogna prestare attenzione in entrambi i casi

Durante questo periodo di pandemia si sente parlare molto di carica virale, un termine correlato alla contagiosità di ciascun soggetto.

Ma cosa significa esattamente “carica virale”?

Si riferisce alla quantità di particelle virali nell’organismo di una persona, che vengono rilasciate nell’ambiente circostante attraverso la tosse o gli starnuti. Man mano che si replica il virus nel corpo di un individuo, la carica virale aumenta.

Quando ci si sottopone ad un tampone per diagnosticare il Covid, è possibile non solo accertare la positività o negatività al virus ma anche quantificare la carica virale, ovvero in quante copie si è riprodotto il virus. L’indice che viene preso in considerazione è definito Cycle Threshold CT (ciclo-soglia): più alta è la carica virale, più il valore è basso. Tali valori di riferimento, però, sono variabili da laboratorio a laboratorio.

Cosa significa carica virale “alta” oppure “bassa”

La carica virale in un soggetto può essere alta oppure bassa. Nel primo caso, non solo il soggetto è stato contagiato dal virus, ma esso è anche molto “attivo”. Pertanto, la persona con una carica virale alta è altamente infettivo e deve auto-isolarsi, riducendo al minimo i contatti, anche se asintomatico. Infatti, l’assenza di sintomi non significa che non si è in grado di contagiare gli altri.

Le prove disponibili dal tracciamento dei contatti riportato dai paesi suggeriscono che gli individui infettati in modo asintomatico hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus rispetto a quelli che sviluppano sintomi. Un sottoinsieme di studi e dati condivisi da alcuni paesi hanno riportato che gli individui infettati in modo asintomatico hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus rispetto a quelli che sviluppano sintomi.

Studi completi sulla trasmissione da pazienti asintomatici sono difficili da condurre, poiché richiedono test su ampie coorti di popolazione e sono necessari più dati per comprendere e quantificare meglio la trasmissibilità di SARS-CoV-2. L’OMS sta lavorando con paesi di tutto il mondo e ricercatori globali, per ottenere una migliore comprensione basata sull’evidenza della malattia nel suo complesso, compreso il ruolo dei pazienti asintomatici nella trasmissione del virus.

La carica virale bassa, al contrario, significa che il soggetto è meno contagioso per gli altri. Anche in questo caso, però, bisogna prestare comunque attenzione se si è a contatto con soggetti fragili.

Alcuni studi condotti in questo ambito hanno riscontrato che generalmente la carica virale è alta quando si è appena contratto il virus, ma con il passare del tempo l’organismo tende a contrastare il virus, pertanto la carica virale si abbassa.