Plasma iperimmune: di cosa si tratta e cosa dicono gli esperti

Plasma iperimmune: 7 milioni dall'UE per potenziarne la raccolta. Ma per Bassetti "nessuna evidenza scientifica"

Il plasma iperimmune è il plasma raccolto da soggetti convalescenti che hanno contratto il Covid-19. Si tratta di un aiuto molto importante per la attuale pandemia. Adesso è stato stanziato un fondo di 7 milioni di euro, da parte dell’UE, per pontenziarne la raccolta.

La Regione Lombardia si è promossa capofila di questa campagna di raccolta, e, attualmente, si è in attesa di evidenze scientifiche sull’efficacia della trasfusione del plasma.

Il dottor Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale del Sangue ha dichiarato: “È fondamentale continuare nella ricerca su questa terapia. Il rafforzamento della capacità delle strutture trasfusionali sarà in ogni caso utilissimo anche per aumentare in assoluto la raccolta di plasma, che è l’unica fonte di farmaci spesso salvavita, e avvicinarci ulteriormente all’autosufficienza. Non in questo settore”.

Non è dello stesso avviso l’infettivologo Matteo Bassetti, secondo cui, invece: “È il più grande studio al momento fatto sul plasma iperimmune, dimostra che tra i pazienti trattati con il plasma iperimmune e quelli trattati con il placebo non c’è alcuna differenza nella mortalità. Nei confronti del covid 19 serve un atteggiamento rigorosamente scientifico, basato sull’evidenza” commenta. “L’evidenza degli studi clinici al momento è che il plasma iper immune non cambia la prognosi dei pazienti con forma grave“.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.