Pompieri e cani: un salvataggio dopo l’altro per mostrare il lato più umano di una divisa

epinoza

In soli due giorni alcuni pompieri, di due parti del mondo molto lontane tra loro, mettono a repentaglio la loro vita per salvare quella di cani in pericolo.

L’episodio più recente vede protagonista, proprio un Vigile del Fuoco e un cucciolo di cane. Lo scenario è quello della provincia del Medio Campidano in Sardegna. Il pericolo incombente: un immenso rogo, che stava devastando tutto, lasciando pochissimo spazio di movimento e, ancor meno, possibilità di salvezza per l’animale. 

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E, invece, a volte il destino lascia uno spiraglio di luce anche per un cane. Così, mentre le fiamme imperversano in tutta la zona, il salvataggio dell’animale viene effettuato da un Vigile del Fuoco, che, arrivato sul posto dopo un primo mezzo di soccorso, riesce a prendere il cane, lo cinge tra le sue braccia e lo porta in salvo. Il cucciolo di sicuro è spaventato, forse ha anche qualche minima ustione, ma è salvo e per una volta ha incontrato il volto più “umano” dell’uomo.

incendio

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Dall’altra parte del pianeta, intanto, solo due giorni fa, un pompiere, Cristian Epinoza, ha salvato la vita a due cani, per la precisione due pastori tedeschi, che erano rimasti chiusi all’interno della casa, in cui vivevano insieme ai loro padroni, avvolta dalle fiamme.

In questo caso siamo in Cile e, più precisamente, a San Antonio. I due cani, Principessa e Apollo, vengono portati al di fuori dell’abitazione, ma sono entrambi in arresto cardiaco. L’inalazione di monossido di carbonio sembra essere stata fatale.

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Ma Epinoza non si arrende e, così, decide di collegare uno dei due animali ad un respiratore meccanico e, mentre gli altri pompieri monitorano le sue condizioni, all’altro cane pratica lui stesso la respirazione, usando la tecnica bocca – muso.

Una decisione estrema forse, a tratti azzardata, ma a volte nella vita non si ha il tempo di decidere, di vagliare se valga o meno la pena darsi tanto da fare per salvare un cane. Si agisce e basta.

E così ha fatto il pompiere in Sardegna e allo stesso modo ha agito pure Epinoza in Cile. Non si sono chiesti se intervenire o no, se mettere a repentaglio se stessi o tirarsi indietro. No, hanno solo agito, probabilmente perché oltre a quattro zampe, una coda e una pelliccia hanno riconosciuto anche una vita.

I cani sono tutti salvi. I pompieri, questi pompieri sono degli eroi. Forse non saranno ricordati come i pompieri delle Twin Towers, ma di sicuro meritano un posto nel cuore di tutti coloro che, animalisti o meno, condividono con loro il riconoscimento della vita, al di là dei suoi diversi aspetti.