teletrasporto quantistico della luce su fibra ottica.

Teletrasporto di luce su Internet: la svolta della fisica moderna

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Un team di ricercatori statunitensi ha dimostrato il teletrasporto di uno stato quantistico di luce lungo una rete in fibra ottica di circa 30,2 km, mentre sullo stesso cavo scorrevano dati Internet ad altissima velocità. È la prima volta che il protocollo di teletrasporto funziona in coesistenza con traffico classico a 400 Gb/s, usando infrastrutture commerciali e senza richiedere fibre “spente” dedicate.

Che cosa significa “teletrasporto quantistico” in pratica

Non si spostano oggetti o fotoni da un punto all’altro. Si trasferisce, invece, lo stato quantistico (l’informazione qubit) da un fotone di ingresso a un fotone distante, sfruttando entanglement e una misura di Bell eseguita in un nodo intermedio. Il risultato è che il ricevitore ottiene una copia fedele dello stato iniziale, mentre il fotone d’origine perde quello stato (nessuna duplicazione vietata dalle leggi della fisica).

La novità: quantistico e classico sulla stessa fibra

Il banco di prova utilizzava una tratta reale di fibra ottica con tre nodi: sorgente di entanglement, punto di misura al centro e ricevitore. In parallelo, la stessa fibra trasportava un segnale dati C-band a 400 Gb/s, come avviene nelle dorsali odierne. Malgrado il “rumore” generato dal traffico classico, il sistema ha mantenuto una fidelità di teletrasporto compatibile con applicazioni di rete quantistica.

Come hanno domato il rumore della rete

  • Separazione spettrale: i canali quantistici sono stati posizionati nell’O-band (intorno a 1310 nm), mentre i dati classici viaggiavano in C-band (intorno a 1550 nm) per ridurre l’effetto della diffusione Raman.
  • Filtraggio stretto: uso di filtri spettro-temporali per sopprimere fotoni spurii generati dal traffico classico.
  • Rilevazioni in coincidenza multi-fotone: strategie di misura che migliorano il rapporto segnale/rumore durante la misura di Bell nel nodo centrale.
  • Ottimizzazione della potenza: gestione della potenza lanciata in C-band per garantire la coesistenza senza degradare la fedeltà quantistica.

Perché è un balzo verso l’Internet quantistica

La possibilità di far convivere segnali quantistici e classici nella stessa infrastruttura è cruciale per scalare dalla dimostrazione di laboratorio a reti metropolitane e poi inter-città senza dover posare nuove fibre dedicate. Significa ridurre costi, accelerare l’adozione e integrare gradualmente funzioni quantistiche nei backbone esistenti.

Applicazioni concrete che diventano più vicine

  • Crittografia quantistica e distribuzione di chiavi a prova di intercettazione, con gestione del canale quantistico sullo stesso link dove transitano i servizi IP.
  • Calcolo quantistico distribuito: collegare piccoli processori quantistici in diverse sedi per eseguire compiti congiunti tramite teletrasporto di stati e swapping di entanglement.
  • Metrologia e sensing: reti di sensori entangled per sincronizzazione di orologi, geodesia, monitoraggio ambientale e interferometria a lunga distanza.

Domande frequenti, in breve

Si è “teletrasportato” un oggetto?

No: è stato trasferito lo stato quantistico di un fotone a un altro fotone distante, non la particella stessa.

Serve posare nuove fibre?

Il risultato mostra che non è necessario partire da zero: si può sfruttare la rete esistente, scegliendo lunghezze d’onda e filtri adatti.

La velocità di 400 Gb/s era reale?

Sì: il collegamento classico in C-band operava a 400 Gb/s in co-propagazione con i canali quantistici.

Dettagli tecnici chiave dell’esperimento

  • Tratta: ~30,2 km di fibra standard (SMF-28) con nodo di misura a metà percorso.
  • Protocollo: teletrasporto via misura di Bell su un fotone “in ingresso” e uno della coppia entangled; correzioni classiche al ricevitore.
  • Canali: quantistici in O-band; traffico classico ad alta potenza in C-band (400 Gb/s) condividono la stessa fibra.
  • Mitigazione rumore: filtri stretti, controllo della potenza, time tagging e coincidenze multi-fotone per distinguere gli eventi utili.

Impatto per operatori e ricercatori

Per gli operatori di telecomunicazioni, la coesistenza apre la strada a progetti pilota in cui servizi di rete tradizionali e funzionalità quantistiche condividono la stessa infrastruttura. Per i laboratori, indica una traiettoria di scaling verso nodi più numerosi, multiplexing in lunghezza d’onda e integrazione di memory nodes per estendere le distanze con quantum repeaters.

Che cosa aspettarsi nei prossimi passi

  • Multiplexing avanzato per far coesistere più canali classici e quantistici sulla stessa tratta, mantenendo la fedeltà.
  • Reti metropolitane con più nodi e swapping di entanglement per creare collegamenti end-to-end tra quartieri o città vicine.
  • Interoperabilità con hardware “off-the-shelf”, mirando a componenti sempre più compatti e a temperatura ambiente.

Glossario essenziale

Entanglement: correlazione non classica tra particelle che consente protocolli come teletrasporto e distribuzione di chiavi quantistiche.

Misura di Bell: misura congiunta che proietta due fotoni in uno degli stati entangled, fondamentale per attivare il teletrasporto.

O-band / C-band: finestre spettrali delle telecomunicazioni; la separazione tra O e C riduce l’interferenza del traffico classico sui canali quantistici.

Per approfondire

Ricette friggitrice ad aria - Lorita Russo

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