Quota 100: ecco le ultime novità

Altro obiettivo raggiunto dal governo sull'introduzione della quota 100

Il consiglio dei ministri, lo scorso 17 gennaio 2019, ha approvato il testo definito riguardante la ormai nota “Quota 100“. Altro cardine, insieme al reddito di cittadinanza, su cui si è sempre basato il governo giallo verde. Fortemente voluto soprattutto dal movimento 5 stelle. Cerchiamo di capirne le caratteristiche.

Chi potrà andare in pensione?

In via sperimentale, per il triennio 2019-2021, potranno andare in pensione coloro che:

  • hanno raggiunto 62 anni di età;
  • hanno un’anzianità contributiva minima di 38 anni.
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Chiunque abbia maturato questi requisiti al 31 dicembre 2018, potranno andare in pensione dal 1 aprile 2019. Si ribadisce il principio secondo cui la pensione quota 100 non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo. Unica eccezione per quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale.

Le finestre di pensionamento, quali sono?

Secondo quanto stabilito dal decreto e per garagentire la continuità della pubblica amministrazione, sono state aperte delle finestre di pensionamento, così riassunte:

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a) i dipendenti pubblici che maturano entro il 31 dicembre 2018 i requisiti previsti, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dal 1° luglio 2019;
b) i dipendenti pubblici che maturano dal 1° gennaio 2019 i requisiti previsti conseguono lo stesso diritto trascorsi sei mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi;
c) la domanda di collocamento a riposo deve essere presentata all’amministrazione di
appartenenza con un preavviso di sei mesi.

Opzione donna: cos’è e come funziona?

Si tratta del pensionamento anticipato per le donne lavoratrici. Questo è però concesso a patto di accettare un assegno calcolato interamente con il sistema contributivo. L’opzione Donna è stata introdotta con la legge Maroni (n.243/04), inserito sia nella legge Fornero che nella manovra di Bilancio 2017. Prorogata anche per tutto il 2019. Per quanto riguarda una sua proroga anche nel 2019 Potranno usifriurene le donne:

  • dipendenti nate entro il 31 dicembre 1960;
  • lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1959;
  • entrambe devono aver maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni al 31 dicembre 2018.

Chiunque sia in possesso di quanto detto può già da subito presentare domanda di pensionamento.