R. Lee Ermey se n’è andato

R. Lee Ermey divenne celebre per la sua interpretazione del sergente Hartman in Full Metal Jacket

Un illustre sconosciuto

“Sergente istruttore dei marines”: a chiunque sia un patito di cinema l’espressione fa subito venire in mente una faccia, e un film.
La faccia è quella di R. Lee Ermey. Il film è “Full Metal Jacket” di Stanley Kubrick.

Semper Fi (delis)

R. Lee Ermey ci ha lasciato domenica scorsa a causa di una polmonite. Aveva 74 anni. Ne dà notizia il suo agente Bill Rogin: “È con profonda tristezza che ho il penoso compito di informarvi che R. Lee Ermey ci ha lasciato questa mattina per le complicazioni di una polmonite. Mancherai a tutti noi. Semper Fi, Gunny. Buona fortuna”.

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Ermey nei marines c’era stato davvero. Servì nel corpo dal 1961 al 1971, quando fu congedato per motivi di salute. Nel corso del servizio passò 14 mesi in Vietnam e in due occasioni fu di stanza a Okinawa, in Giappone.

Gunny

Soprannominato “Gunny” (l’artigliere), fu promosso al grado di sergente di artiglieria nel 2002, quando già era in pensione: è stato il primo marine nella storia del corpo a ricevere una promozione dopo essersi ritirato dai ranghi.

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“Apocalypse Now”

Quando finì la guerra del Vietnam, nel 1975, Ermey si iscrisse alla scuola di arte drammatica dell’università di Manila, nelle Filippine. Mentre studiava ottenne una parte in “Apocalypse Now”, di Francis Ford Coppola, per il quale lavorò anche come consulente tecnico.

“Full Metal Jacket”

Ma ovviamente la sua esperienza cinematografica più memorabile, e che lo rese celebre in tutto il mondo, fu la sua prova nei panni del brutale sergente Hartman in “Full Metal Jacket” (1987).
All’inizio si era proposto solo come consulente, ma quando Kubrick vide un provino girato dallo stesso Ermey decise che valeva la pena dargli una possibilità come attore, e non si sbagliava.

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Un talento naturale

Kubrick gli permise di improvvisare e anche di modificare alcune battute. E restava sempre soddisfatto della sua interpretazione, di solito senza bisogno di andare oltre due o tre ciak, il che era molto insolito per il maniacale regista di “2001: Odissea nello spazio”.
Per quella interpretazione Ermey ricevette una nomination ai Golden Globe.

In circa 40 anni di carriera come attore è apparso in una sessantina di pellicole, spesso in ruoli legati alla carriera militare.