Raudskinna: che fine ha fatto il leggendario grimorio di magia nera?

Secondo la leggenda, Raudskinna è uno dei grimori di magia più potenti mai creati. La sua magia avrebbe concesso il controllo sul diavolo.

Secondo la leggenda, Raudskinna fu un grimorio di magia islandese, probabilmente il più potente mai creato da un essere umano.

Pare che il possessore avrebbe avuto tramite esso il potere di controllare il diavolo in persona. Gli incantesimi contenuti in questo testo sarebbero stati terribili. Il suo autore fu un vescovo cristiano, Gottskalk Nikulasson. Sembra che lo avesse scritto proprio con l’intenzione di sottomettere lo stesso Lucifero. Il tomo, sempre ammesso sia esistito, risulta ora disperso. Non è solo tale mito a rendere Raudskinna affascinante, poiché tale testo è legato a una vicenda che molti in Islanda non considerano solo una storiella da raccontare per mettere paura i bambini…

- Advertisement -

Chi fu l’autore del grimorio?

L’autore di Raudskinna sarebbe stato Gottskálk grimmi Nikulasson. Conosciuto anche come Gottskalk Nikulausson il Crudele (la parola “grimmi” indica proprio tale connotazione negativa), fu vescovo di Hólar dal 1496 al 1520. Come informa Wikipedia egli fu nipote di Ólafur Rögnvaldsson che lo precedette come vescovo. Gli successe Jón Arason (1484-1550), l’ultimo vescovo cattolico romano in Islanda prima della restaurazione nel 1923. Nonostante la carica religiosa che ricopriva, le azioni di tale vescovo sarebbero state del tutto lontane dagli insegnamenti di Gesù.

Raudskinna: perché si chiama così?

Raudskinna (pelle rossa in lingua islandese), conosciuto anche come “libro del potere” o “libro dell’energia” fu chiamato così a causa della sua copertina, appunto, di colore rosso: su di essa erano impresse delle rune dorate. Il suo contenuto era rappresentato da una moltitudine di precetti e di incantesimi oscuri. Di conseguenza, il fatto che Gottskalk, il suo creatore, fosse un vescovo cristiano, rendeva l’esistenza di tale libro davvero atipica. Essere immorale, Gottskalk aveva, in barba al suo ruolo di religioso, più di un’amante da cui aveva avuto diversi figli.

- Advertisement -

Un uomo cinico e calcolatore

Gottskalk Nikulasson è descritto come una persona cinica, malvagia, ambiziosa e manipolatrice. Era molto più interessato al suo status sociale piuttosto che a compiere la sua funzione di buon vescovo aiutando i fedeli. Fu proprio la sua avidità a portarlo a esplorare il lato oscuro della religione, quella correlata all’avversario di Dio, ovvero il diavolo e la magia nera. Gottskalk era probabilmente alla ricerca di quel potere occulto e proibito che gli permettesse di avere il controllo su tutto e tutti, ma il suo obiettivo si spingeva addirittura oltre.

Il controllo sul diavolo

Gottskalk Nikulasson era deciso a ottenere il controllo sullo stesso Belzebù. Se l’angelo che si ribellò a Dio all’inizio dei tempi fosse divenuto suo schiavo, nessuno avrebbe più potuto fermarlo. Gottskalk sarebbe stato in grado di dominare l’intero pianeta. La magia nera divenne di conseguenza un’ossessione per il vescovo islandese. Dedicò diversi anni alla redazione di Raudskinna. Non è dato sapere se riuscì effettivamente a esaudire il suo desiderio, soddisfacendo così la sua ingorda sete di potere.

- Advertisement -

La morte di Gottskalk e la scomparsa del libro

Se il Raudskinna esiste davvero, è possibile che si trovi all’interno della tomba di Gottskalk Nikulasson. Secondo quanto ci è stato tramandato, il grimorio venne sepolto assieme al suo autore infatti. Aveva dedicato una vita alla redazione della sua opera e il fatto che tale testo l’accompagnasse nella tomba era di conseguenza la cosa più logica. Dato che però non sono mai esistite copie del Raudskinna, seppellirlo assieme alle spoglie del suo autore avrebbe significato occultarlo al mondo per sempre. Pensavate che la storia finisse qui? Beh, vi sbagliavate!

La vicenda di Loftur Thorsteinsson

La vera leggenda del Raudskinna inizia in realtà dopo la morte del suo autore Gottskalk Nikulasson. Ora questa vicenda di cui vi parliamo, per alcuni è semplicemente una favola, ma per altri un episodio realmente accaduto. Due secoli dopo la morte di Gottskalk il crudele, nacque un uomo di nome Loftur Thorsteinsson, con la stessa sete di potere del vescovo corrotto. Loftur giunse presso la scuola della cattedrale di Holar, dove Gottskalk era stato vescovo, e studiò magia. Sembra che Loftur fosse stato in grado di dominare un altro grimorio, seppur meno potente del Raudskinna.

Riuscito comunque in tale impresa, tutt’altro che facile, Loftur penso che era il tempo di pensare a obiettivi più grandi, come l’impossessarsi dello stesso Raudskinna. Sapeva dell’esistenza del famigerato testo di magia nera, che avrebbe avuto il potere di sottomettere il demonio. Sapeva però anche che lo stesso grimorio era stato sepolto assieme al suo stesso autore. Per ottenerlo avrebbe dovuto fare qualcosa di talmente perverso e del tutto proibito sia dalle leggi umane e divine: evocare, tramite un rito satanico, tutti gli spiriti dei vescovi sepolti nella cattedrale di Holar.

Con un po’ di pazienza, in questo modo avrebbe trovato Gottskalk, costringendolo così a cedergli il Raudskinna. Per portare a termine l’aberrante rituale, Loftur chiese l’aiuto di un suo compagno di scuola. Giunto nella cattedrale iniziò a cantare e a recitare inumani incantesimi. Inizialmente i suoi sforzi non ebbero alcun risultato, ma in seguito il suo canto si trasformò in una vera e propria lode a Satana. Fu proprio in quel momento che uno spirito con un bastone in mano e un libro di colore rosso sangue nell’altra uscì nella sua tomba. Si trattava proprio di Gottskalk!

Il fantasma di Gottskalk si avvicinò all’ambizioso e perverso Loftur, comunicandogli, a suo malgrado, di non essere degno di ricevere il Raudskinna. Proprio in quel momento il compagno di Loftur si spaventò alla vista dello spettro del vescovo deviato e tirò per sbaglio la corda di una delle campane della cattedrale. Al suono della campana, simboleggiante la presenza del Signore e il ritorno all’ordine dopo il caos maligno palesato da Loftur, l’incantesimo fu rotto e il fantasma di Gottskalk svanì portando con sé il Raudskinna. Loftur morì poco dopo. Da allora del Raudskinna non si è più saputo nulla.

Ringraziamo il canale Youtube de L’inspiegabile per le preziose informazioni. Qui di seguito vi proponiamo il video originale. Buona visione!