Arriva il reddito di cittadinanza, la misura contro la povertà nel nostro Paese. Lo scopo è quello di garantire una vita più dignitosa a chi ne ha davvero bisogno. Nei giorni scorsi e tuttora lo è, uno dei temi caldi della prossima legge di bilancio 2019. Si tratta un contributo riconosciuto a chiunque abbia un reddito inferiore a quello della soglia di povertà, fino ad un massimo di 780 euro mensili.
Come verrà’ versato il contributo?
Secondo quanto affermato dal vicepremier Di Maio, i 780 euro non saranno erogati nè in contanti e tanto meno tramite bonifico. Verrà rilasciata una card nominativa, contenente un credito di tale importo. Ogni qualvolta che il beneficiario effettuerà un acquisto, il credito verrà diminuito di pari somma.
Cosa può essere acquistato?
La card può essere utilizzata solo per l’acquisto di beni di prima necessità, per fare la spesa in altre parole. Non può essere utilizzata per sigarette, giochi d’azzardo, beni di lusso, spese inutili o acquisti on line. La logica è quella di immettere risorse finanziare nella nostra economia italiana, e favorire la ripresa.
Quali sono i requisiti necessari?
Contrariamente a quello che si può pensare, per richiedere ed ottenere il reddito di cittadinanza occorre avere alcuni requisiti:
- essere residente in Italia da almeno 10 anni;
- aver compiuto la maggiore età;
- essere disoccupato o inoccupato;
- avere un reddito inferiore alla soglia di povertà stabilita dall’ISTAT;
- per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni occorre essere in possesso di diploma o equipollente titolo di studio.
Per i pensionati è prevista la pensione di cittadinanza che ovviamente prevede altri requisiti.
Cosa deve fare il beneficiario per mantenere il sussidio?
Il contributo non è uno stipendio a vita. Il beneficiario deve impegnarsi per mantenerlo ed inoltre, tentare di migliorare la propria condizione. I beneficiari dovranno:
- iscriversi al Centro per l’impiego (Se disoccupati);
- accettare obbligatoriamente una delle 3 proproste lavorative che gli verranno sottoposte dallo stesso centro;
- Impiegare 8 ore del proprio tempo in attività di pubblica utilità;
- Dedicare almeno 2 ore al giorno per la ricerca di un nuovo lavoro;
- Comunicare eventuali cambiamenti dal punto di vista reddituale;
- Frequentare corsi professionalizzanti.
E’ bene ricorcare che la somma di 780 euro fa riferimento al beneficiario inteso come singola persona, scaglioni di aumento sono previsti se si hanno figli minorenni a carico.