Reddito di cittadinanza: taglio del 20% se non si utilizza

Vietato risparmiare sulla carta del reddito di cittadinanza, tagli del 20% sull'importo

Novità per il reddito di cittadinanza. Se non viene utilizzata ci sarà un taglio del 20% è questo quanto prevede il Dm del 2 marzo 2020 pubblicato in gazzetta ufficiale. Con questo intervento si vuole modificare l’utilizzo della carta ricordando che le somme vanno spese e non risparmiate.

Reddito di cittadinanza: caricati il 20% in meno se non si utilizza a pieno

Lo scopo del reddito di cittadinanza non è tanto quello di aiutare le persone in difficoltà ma far ripartire il paese e stimolare i consumi. D’ora in poi chi non spende i soldi accreditati sulla carta del reddito di cittadinanza, il prossimo mese ne vedrà caricati il 20% in meno. A controllare il tutto ci sarà uno speciale software che monitorerà continuamente tutti i movimenti elettronici.

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La carta ricordiamo serve per sostenere spese primarie come acquisto di generi alimentari, sanitari, pagamenti di bollette gas, luce, telefono oltre ad effettuare prelievi fino a 100 euro a persona. Quindi lo scopo della legge è quello di far circolare più denaro possibile.

Controlli sulla carta

Il decreto prevede due controlli uno mensile e l’altro semestrale. L’ultimo giorno di ciascun mese di erogazione del reddito di cittadinanza verrà verificato il saldo e se vi è un residuo superiore a 8 euro (il 20%), il mese successivo l’importo verrà tagliato del 20%. Gli 8 euro vengono calcolati sul minimo mensile del Reddito di Cittadinanza che corrisponde a 40 euro mensile. Se si superano gli 8 euro di residuo, il mese successivo verrà applicata una riduzione del 20%.

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Se ad esempio a fine agosto 2020 un beneficiario ha ancora 300 euro disponibili sulla carta a fronte dei 700 euro, il mese di settembre lo Stato erogherà 140 euro in meno quindi 560 euro e cosi via fino ai mesi successivi fino alla conclusione del semestre quando il sistema riattiverà il conto a pieno titolo.

Dal prossimo mese di Agosto partiranno i tagli tranne per le pensioni di cittadinanza. Si prevede, infine, che in caso di interruzione delle erogazioni per rinnovo o sospensione del Rdc le decurtazioni vengono sottratte dal beneficio spettante nel primo mese successivo alla sospensione ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura