Riaperture a Natale? Ecco cosa dicono gli esperti

Zingaretti: "Non dobbiamo fare errori dell'estate"

Si inizia a intravedere l’ipotesi di un nuovo Dpcm in vista del Natale. L’idea è quella di nuove regole e restrizioni per evitare una terza ondata, nel tentativo di non rovinare le feste agli italiani. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte all’Assemblea dell’Anci ha dichiarato che il Natale sarà: “più sobrio, senza veglioni, baci e abbracci” e non esclude una differenziazione delle misure su base territoriale: “Io non sono uno esperto o uno scienziato, però dire 5 e 3 è un dibattito scientifico e non politico, dobbiamo anche fidarci degli esperti. Il dibattito è aperto, abbiamo concordato che è bene che il professor Brusaferro ed esperti spieghino bene i parametri ai presidenti delle regioni”.

Oltre alla possibilità di differenziazioni a livello provinciale, potrebbero essere dettati nuovi criteri per le aperture dei negozi. Una delle ipotesi è quella di tenere aperto fino alla sera tardi per evitare assembramenti diurni, gli ingressi dovranno rigorosamente essere contingentati.

Spirlì a Rainews24 dichiara: “Cambiato atteggiamento del Governo verso le Regioni. Al momento la situazione non è delle migliori su tutto il territorio, ci confrontiamo costantemente in Conferenza Stato-Regioni; c’è un nuovo atteggiamento verso le Regioni da parte del governo, si lavora con maggiore sinergia“.

Zingaretti esorta alla responsabilità Non dobbiamo fare errori dell’estate. Il tema”, prosegue nell’intervista a Skytg24 “non sono le regole ma il virus. Non dobbiamo fare gli errori di questa estate, dove sono state dette troppe stupidaggini. Se vogliamo bene a noi stessi e ai nostri cari è evidente che dovremo passare un Natale dove la responsabilità rimanga molto alta, dovremo stare attenti. Errare è umano, perseverare è diabolico“, ha spiegato Zingaretti.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.