Ristoratori aperti a cena per protesta. Da oggi via al movimento “#ioapro”

Il promotore del movimento ha rilasciato una lunga dichiarazione a Il Resto del Carlino. "Se la giustizia non ci sarà ragione, pagheremo", ha detto in conclusione

Da oggi si da inizio al movimento #ioapro, promosso da Matteo Salvini. I ristoratori rimarranno aperti a cena, in violazione delle disposizioni di contenimento dell’epidemia.

“Se entro le 18 di oggi non avremo risposte dal Governo sulle nostre richieste – spiega a Il Resto del Carlino Biagio Passaro, brand manager della catena di ristoranti e pizzerie in franchising Regina Margherita (presenti anche a Modena e Bologna, oltre che negli Stati Uniti), nonché uno degli ideatori e dei principali animatori del movimento #ioapro1501 – apriremo i nostri locali”

Poi prosegue “Del resto, ci stanno imitando in tanti, e questo sostegno ovviamente mi fa piacere. Ma tutto è nato da cinque persone, una decina di giorni fa, di cui quattro operatori nel settore ristorazione – il sottoscritto, Umberto Carriera da Pesaro, “Momi” El Hawi da Firenze, Antonio Alfieri da Sassuolo – e da Federico Milieni della palestra GimFive. Tengo a sottolineare che la nostra iniziativa è prima di tutto apolitica e non è nemmeno negazionista”

“Le aperture dei ristoranti si svolgeranno infatti mantenendo le distanze di sicurezza e utilizzando tutti i necessari dispositivi igienici e di protezione individuale. Vogliamo però evidenziare che non ce la facciamo più ad andare avanti in questo modo e vogliamo essere ascoltati direttamente dal Governo. Del resto, le adesioni sono di fatto a livello nazionale: parteciperanno alla nostra iniziativa anche locali di Piemonte, Lombardia, Sicilia, Campania e altre regioni ancora. Perfino un ristorante di Pomigliano d’Arco (Napoli), il paese di origine del ministro Di Maio, ha deciso di unirsi alla nostra protesta. Ringrazio, dall’altra parte, anche i sindaci di Modena e Castelfranco per i loro appelli dell’altro ieri, ma per la situazione in cui ci ha messo questo Governo riteniamo sacrosanta e doverosa la nostra protesta”

“So che ci potranno essere sanzioni nei nostri riguardi e per questo ci siamo già accordati con un pool di avvocati in tutta Italia disposti ad assisterci gratuitamente, sostenendo solo le spese vive. Ma non vogliamo passare per anarchici o fuorilegge: se la Giustizia ci darà torto, alla fine le multe le pagheremo. E ringrazio pure quei cittadini che, in questi giorni, ci hanno espresso solidarietà. Alcuni di loro si sono detti disponibili anche a sostenerci economicamente, ma abbiamo rifiutato: non vogliamo soldi da chi, come noi, sta subendo questa situazione, ma vogliamo che la situazione sia risolta da chi ci sta governando”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.