Ristrutturazioni edilizie: quali sono le agevolazioni fiscali?

I lavori nelle proprie case per i quali puoi richiedere le agevolazioni

Fino a dicembre 2019 sarà possibile beneficiare di agevolazioni fiscali per ristrutturazioni di tipo edilizio. La più conosciuta tra queste agevolazioni è sicuramente quella disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi). Anche la legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 30 dicembre 2018) ha mantenuto le agevolazioni. Vediamole insieme.

Quali sono i lavori ammessi?

I lavori nelle proprie case, per i quali spetta l’agevolazione fiscale sono i seguenti:

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a) manutenzione straordinaria;
b) restauro e risanamento conservativo;
c) ristrutturazione edilizia
Gli immobili oggetto possono appartenere a qualsiasi categoria catastale, non sono previste particolari limitazioni.

Cosa si intende per manutenzione straordinaria?

Sono da considerarsi interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche
necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici. Ma anche per
realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici. Però attenzione, questi lavori non devono comportare aumenti volumetrici. Esclusi anche i cambi di destinazione d’uso.
Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti
nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere. Alcuni esempi di lavori di manutezione straordinaria possono essere:

  • l’installazione di ascensore;
  • lavori che comportano un maggiore risparmio energetico;
  • sistemazione di scale condominiali;
  • sostituzioni di serramenti, tapparelle.

Cosa si intende per restauro e risanamento conservativo?

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Si tratti di interventi finalizzati a conservare l’immobile ed assicurarne la funzionalità per mezzo di un insieme di opere. Ma queste opere, devono rispettarne gli elementi tipologici, formali e strutturali e le destinazioni d’uso con esso compatibili. Ad esempio:

  • adeguamento delle altezze dei solai;
  • apertura di finistre per migliorare l’aereazione dei locali

Cosa si intende per ristrutturazione edilizia?

Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono rivolti a trasformare un fabbricato. La trasformazione avviene mediante opere che possono portare ad un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente. Ad esempio:

  • la costruzione di una mansarda;
  • attività di ampliamento;
  • apertura di finestre;
  • costruzione di balconi;
  • istallazione di servizi igienici;
  • aumenti di volumetria.

In cosa consiste la detrazione?

Per i lavori effettuati sulle singole unità abitative è possibile usufruire delle seguenti
detrazioni:
50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre
2019, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare;
–  36%, con il limite massimo di spesa di 48.000 euro per unità immobiliare, delle
somme che saranno pagate dal 1° gennaio 2020.

L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio
di cassa. Inoltre, va suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.

Chi può usufruirne?

Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul
reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato.
L’agevolazione spetta non soltanto ai proprietari degli immobili. Ma anche ai titolari di
diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne
sostengono le relative spese:

a) proprietari o nudi proprietari;
b) titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
c) locatari o comodatari;
d) soci di cooperative divise e indivise;
e) imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali;
f) soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata
(ss, snc, sas edimprese familiari). Quindi,tali soggetti devono rispettare al stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.

Una specificazione dell’Ade

L’agenzia delle entrate, tiene a specificare che possono anche usufruire della detrazione, altri soggetti, tra cui:

 il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto
dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo
grado)
 il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
 il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei
diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo
giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili)
 il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi
né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1°
gennaio 2016.