Il nuovo lockdown spiazza il settore di organizzazione degli eventi e delle fiere ma non lo spaventa del tutto. In questo mondo che contribuisce al commercio e alla presentazione delle più grandi tecnologie digitali, trae proprio da queste la linfa vitale per sopravvivere. Insomma, con Internet sono riuscite a sopravvivere tantissime aziende e organizzazioni fieristiche nonostante un calo di fatturato del 70%.
Eventi e fiere digitali, dell’esperienza lockdown non si butta via nulla ma…
L’intero settore, prima della pandemia, riusciva ad alzare fino a 60 miliardi di euro l’anno. Imprese piccole, medie e grandi grazie a spazi organizzati riescono ad acquisire il 50% dei loro clienti esteri. Un contributo importantissimo per le esportazioni, per la conoscenza di nuovi mercati anche da parte del pubblico, il consumatore finale. Infatti, imprenditori e persone curiose riescono a sorprendersi, incontrarsi, conoscersi e perfino studiarsi in questi spazi organizzati presenti in tutta Italia.
Internet ha permesso di non fermare del tutto l’incontro, la possibilità di organizzare eventi e presentazioni, di distribuire materiale stampa ben studiato. La pubblicità ha la sua importanza, nelle fiere e negli eventi per il grande pubblico beneficia del grande schermo. Tutte le imprese in questo senso hanno dovuto reinventare la propria comunicazione. Degli strumenti, delle tecnologie, delle modalità sperimentate per non far fermare filiera e imprese durante il lockdown non verrà buttato nulla. Gli enti del settore chiariscono che si deve tornare anche alle relazioni commerciali vecchio stile. Dove conta anche una stretta di mano e la possibilità di testare dal vivo il prodotto. È importante ad esempio per il settore agro alimentare, il beauty, la tecnologia stessa.
Alcuni numeri, fiere ed esposizioni influiscono su esportazioni, turismo, sviluppo locale
Il settore delle manifestazioni e delle fiere è ritornato a crescere grazie anche ai fondi stanziati dal Governo con il Decreto Rilancio. Dalla riapertura sono stati organizzati ben 8 eventi completamente digitali. Un esperimento che si è voluto continuare a fare e che ha portato soddisfazioni. Maurizio Danese, presidente Aefi (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane), ha riportato alcuni numeri e dati 2019/2020.
- Lo scorso anno, più di 180 manifestazioni importanti sono state cancellate o rimandate. Dalla riapertura, ne sono state organizzate ben 47 di cui 20 internazionali e 8 digitali.
- Con lo stop a eventi e fiere non si fermano soltanto le esportazioni ma anche il turismo. 200 mila espositori infatti richiamano all’anno 20 milioni di visitatori. Significa sviluppo locale per ristoratori e strutture ricettive che collaborano anche con convenzioni, stand, attività gourmet nell’organizzazione.