A detta del sottosegretario della salute, Andrea Costa “Se l’obiettivo è imparare a convivere con il virus, allora dobbiamo imparare a convivere con i positivi. Penso che dobbiamo concentrarci più sui sintomatici che non sui positivi. Continuare a cercare i positivi non è la strategia giusta“.
Ai microfoni di SkyTg24, Andrea Costa spiega l’impatto della variante Omicron5, sui cittadini.
Fabrizio Preagliasco, docente universitario di Milano, sostiene “È vero, la gran parte delle replicazione delle nuove sottovarianti di Omicron 5 (come per esempio Omicron BA.5) avviene per le vie aeree superiori. Ma, questo virus non si è ancora raffreddorizzato. Ci sono anche casi di polmonite e di polmonite interstiziale. Non è assolutamente da sottovalutare“. Secondo il virologo, paragonare l’influenza alle varianti e sottocategorie del coronavirus, può esser definito un messaggio distraente.
L’Omicron ha, difatti, permesso al Covid di ritornare in carreggiata, con i dati dei tempi passati, con una nuova ripartenza nella curva dei contagi.
Tra la variante Omicron e le altre, non ci sarebbero grandi differenze. Sono, tuttavia, aumentati i problemi di affaticamento, tosse, febbre e infine mal di gola. I sintomi, in media, dovrebbero durare circa quattro giorni. Le persone vaccinate sono protette dalla forma più aggressiva di questo virus, secondo le analisi.