Social media: Meta e la guerra alle fake news

Il report dell'azienda ha scovato una miriade di account che lavoravano seminando notizie faziose e ingannevoli su Facebook, Instagram e Twitter

Secondo l’Adversarial Threat Report di Meta sono tre i Paesi che nel terzo trimestre del 2022 hanno prodotto più contenuti ingannevoli sui social media.

Social media: quali sono i tre Paesi che hanno prodotto più contenuti ingannevoli?

L’Adversarial Threat Report analizza l’attività di propaganda e disinformazione sui social media. Il rapporto relativo al terzo trimestre 2022 pubblicato da Meta ha rilevato tre Paesi particolarmente attivi per quanto riguarda la produzione di contenuti fraudolenti: Stati Uniti, Cina e Russia. Erano ben 5 anni che Meta scandagliava il web alla ricerca di utenti che conducessero attività di propaganda e disinformazione. Utenti che, alla fine delle indagini, sono stati rimossi dalle piattaforme gestite da Meta. Grazie al rapporto sopra menzionato sappiamo che negli Stati Uniti risultano rimossi ben 39 account Facebook e 26 su Instagram. Gli utenti in questione diffondevano fake news in Paesi come Afghanistan, Iran, Iraq, Russia e diversi altri.

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I post dei falsi utenti

I contenuti degli account statunitensi elogiavano gli aiuti americani all’Asia centrale e criticavano la politica della Russia. Alcuni di questi trattavano delle minoranze musulmane cinesi. La Cina invece vanta ben 81 account Facebook che criticavano gli USA e la politica di sostegno all’Ucraina. Il primo gradino del podio lo conquista però la Russia, con ben 1.600 account rimossi solo su Facebook. I falsi account criticavano l’Ucraina, elogiavano la Russia. Sostenevano inoltre che le sanzioni occidentali contro la Russia si sarebbero ritorte contro i paesi europei.