Speranza: “Non esistono zone sicure, senza limitazioni lotta al virus sarà persa”

"Ci sono dei limiti che non devono essere superati. Non alimentiamo politiche che sono dannose. Se produciamo clima sbagliato creeremo solo disorientamento fra i cittadini", dice Speranza

Non capovolgiamo la realtà”, dice il ministro Speranza, “senza limitazioni convivenza con virus destinata a fallimento. Si possono avere opinioni differenti sulle scelte che abbiamo compiuto ma per favore non capovolgiamo la realtà. Andando oltre inutili polemiche tutti dobbiamo trarre una lezione tanto evidente quanto amara: senza consistenti limitazioni dei movimenti e rispetto delle regole la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento” .

Chiarisce poi le basi sulle quali sono state prese le decisioni: “La fonte dei dati sono le Regioni. In tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il coinvolgimento delle istituzioni scientifiche del nostro Paese e delle Regioni” ha sottolineato.

Parlando della polemica politica, ha ammonito “Ci sono dei limiti che non devono essere superati. Non alimentiamo politiche che sono dannose. Se produciamo clima sbagliato creeremo solo disorientamento fra i cittadini“.

Poi, nello spiegare i famigerati 21 criteri, Speranza ha sottolineato che sono frutto di un lungo lavoro, che dura da “24 settimane“, ricordando come: “i parametri sono stati condivisi con le Regioni in 2 sedute ad aprile e nessuna Regione ha eccepito né ha mostrato dissenso sui parametri”.

Esorta poi a mettere da parte gli scontri politici: “Non può essere questo il terreno dello scontro politico”. Il virus, ha sottolineato, “non ci dà tempo, se non lo contrastiamo adeguatamente dilaga. In sole tre settimane ad ottobre siamo passati a 20mila contagiati, non possiamo avere incertezze ma muoverci con determinazione. Nessuno avendo responsabilità di governo può sottrarsi a questa necessità. Il governo si è assunto fino in fondo la sua responsabilità. Per me non è un merito ma un atto dovuto“.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.

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