Star Trek Enterprise: Strani, nuovi mondi

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<<Strani, nuovi mondi>> è il titolo del quarto episodio della prima stagione di Star Trek Enterprise.

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Dopo sei settimane di viaggio, l’equipaggio dell’ Enterprise si imbatte in un bellissimo pianeta di classe M, quindi abitabile.

Il Capitano insieme a Trip, Mayweather, T’Pol, il cane Porthos e altri esperti in scienze naturali del suo equipaggio decidono di sbarcare con la navetta sul pianeta.

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Se ci avete fatto caso, a differenza di ogni altra serie Star Trek, in questa il teletrasporto, soprattutto in queste prime fasi, viene usato poco, se non in casi di emergenza.

Questo perché all’inizio delle serie viene spiegato che è stato inventato da relativamente poco e che i funzionari della flotta non si fidano molto ad usarlo. Il Tenente Reed, in una scena di Broken Bow, dice al Timoniere Mayweather che il Capitano Archer non si fida molto del macchinario, a tal punto di non voler che il suo cane Porthos raggiunga la nave tramite lo stesso.

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Parte dell’equipaggio, tra cui Trip, Mayweather e T’Pol decidono di passare la notte sul pianeta per studiare dei marsupiali notturni. Questo è lo scopo della nostra scienziata ligia al dovere T’Pol. Scopo più dilettevole è quello di Trip e di Travis Mayweather: passare una notte in campeggio.

Cala la sera e mentre Travis cerca di spaventare i suoi colleghi con storie di fantasmi lasciando perplessa T’Pol, si alza un vento fortissimo che costringe gli uomini dell’ Enterprise sul pianeta a ripararsi in una grotta, con la prospettiva di passare la notte lì dato che non è possibili riportarli a bordo dell’astronave.

Nella grotta, sotto l’effetto di un polline allucinogeno, i membri dell’equipaggio sono preda delle visioni e dei pregiudizi più nascosti. Si convincono, infatti, che sia tutto un complotto per ucciderli tutti ordito dai Vulcaniani e dalla fantomatica razza degli Uomini Roccia, che altro non sono che sporgenze della caverna che loro credono vive. T’Pol, rea di essere vulcaniana e quindi nemica a prescindere, è in pericolo di vita, minacciata da Trip, il più agitato tra i membri della spedizione.

Grazie all’intervento del capitano che riesce a calmare gli animi, T’Pol stordisce tutti e inietta loro un farmaco per farli riprendere.

L’indomani Trip si sveglia e si scusa con T’Pol prima di risalire a bordo dell’ Enterprise con l’ausilio di una navetta.

Questo episodio l’ho trovato interessante perché ha voluto mostrare come i pregiudizi che nutriamo possano venir fuori quando perdiamo il controllo, sia per la rabbia o per l’assunzione di alcool o di altre sostanze. L’episodio è, quindi, un manifesto contro i pregiudizi di qualunque natura. Inutile dire che in condizioni normali Trip non avrebbe tentato di uccidere la Vulcaniana, ma il problema è rappresentato dall’astio e dalla diffidenza che ancora serpeggia tra gli umani nei confronti dei Vulcaniani.

Una morale, negli episodi di Star Trek è sempre presente.

Il prossimo episodio che andrà in onda lunedì si intitola <<Inatteso>>. Protagonisti una strana razza di alieni e il povero Trip che sarà oggetto di una disavventura.