Per sushi si intende un insieme di pietanze tipiche della cucina giapponese costituite, principalmente, da riso e pesce. Tuttavia, ingredienti caratteristici del sushi possono essere anche alghe, verdure e non solo. Il termine sushi vuol dire “acido” e ciò sta a indicare proprio il sapore tanto gustoso, quanto amarognolo di questo piatto prelibato.
In origine, il sushi era creato utilizzando quasi sempre del riso e del pesce crudo che venivano fatti fermentare per alcuni giorni, dando appunto all’alimento un sapore abbastanza acido. In questo articolo vi daremo informazioni sul sushi riguardo la ricetta originale e la differenza con il sashimi e gli attrezzi da utilizzare. Cosa dobbiamo sapere su questo piatto tanto apprezzato anche da noi in occidente?
Cosa è il sushi e dove è stato inventato
Il sushi, in realtà, non è nato in Giappone. Sicuramente stentate a credere a tale informazione, vero? Ma è la verità. Il sushi, vera e propria icona della tradizione nipponica, non sarebbe nato nell’arcipelago giapponese. Ma allora quale paese ha dato natale a tale cibo? Non si sa bene, forse la Cina o la Corea. Molti elementi della cucina giapponese, infatti, traggono origine da altri paesi, come la Spagna. Ma non solo la cucina. Basti pensare che i kanji, ovvero, gli ideogrammi giapponesi, furono portati dai monaci buddhisti cinesi nel Sol Levante, così come uno dei romanzi che in Giappone ebbero più impatto sulla cultura locale, Viaggio ad occidente, fu scritto sempre in Cina.
La parola “sushi” è un termine generico, esso indica bocconcini a base di riso a grani piccoli e corti, zucchero, aceto di riso e sale combinato con diverse varietà di pesce, alghe, uova e vegetali. Per fare un paragone con la nostra cucina, quando parliamo di pasta, possiamo indicare un determinato alimento, oppure un qualcosa di più variegato.
In origine, la parola sushi era utilizzata per indicare il modo di conservare il pesce. In tempi antichi, per non farlo andare a male, si era soliti avvolgere il pesce nel riso fermentato. Il sushi, oltre che per la sua bontà, è celebre per essere un piatto leggero e quindi consigliato per chi è a dieta.
Ricetta originale giapponese
Il riso più adatto per fare un buon sushi è proprio il cosiddetto riso da sushi. Questo tipo di riso è abbastanza difficile da trovare in un supermercato normale. Per acquistarlo, sarebbe meglio che vi rechiate presso un supermarket etnico. Nel caso non riusciste a trovarlo, potreste scegliere in alternativa una varietà di riso a chicco corto, come quella Roma oppure acquistarlo online. Come si prepara il tipico sushi giapponese? Occorrono per la precisione:
- 400 g di riso
- 600 ml di acqua
- 10 cucchiai di aceto di riso
- 5 cucchiai di zucchero
- un cucchiaino di sale
Vediamo adesso quali passaggi seguire per preparare la ricetta originale del sushi. Non sono molti, a dire il vero, ed anche abbastanza semplici:
- Mettete il riso in ammollo in acqua fredda per 10 minuti;
- Con le mani, strofinate i chicchi di riso per togliere su di essi l’amido;
- Ricordate che il riso deve essere continuamente sciacquato e risciacquato, finché l’acqua non diviene trasparente del tutto. L’operazione è molto lunga, ma obbligatoria;
- Ponete il riso in una pentola capiente con dentro dell’acqua, la cui quantità deve superare di almeno due dita il riso. Coprite il recipiente. Si consiglia il coperchio di vetro ma non rimuovetelo mai. Esso consente di controllare la cottura;
- La bollitura deve essere a fuoco vivo, quindi abbassate la fiamma, lasciando poi sobollire per un’altra dozzina di minuti. Vedrete come l’acqua si ritirerà in maniera rapida;
- Togliete la pentola dal fuoco e lasciate riposare per 10 minuti. In questo torno di tempo, non togliete mai il coperchio, per nessun motivo;
- Mentre lasciate riposare il riso, preparate il condimento: scaldate in un pentolino l’aceto assieme a zucchero e sale;
- Ponete il riso nell’hangiri (ciotola circolare in legno naturale) ma potete usarne anche una di plastica;
- Versate il condimento sul riso, mescolando il tutto con l’ausilio di un cucchiaio di legno, coprite il tutto con un canovaccio molto umido, per poi lasciarlo a temeratura ambiente.
Per quanto riguarda il pesce, è bene che lo affettiate con gli appositi coltelli da sushi. Se nella preparazione utilizzerete dei gamberi, puliteli, apriteli a metà e assicuratevi che siano esenti da batteri o virus dannosi all’organismo umano. Ricordate che stiamo parlando di frutti di mare che vanno mangiati crudi. Nel pesce è possibile trovare organismi pericolosi che potrebbero provocare gravi sintomi e patologie al corpo umano, come ad esempio l’anisakis, verme parassita di diversi oganismi marini. Tornando ai gamberi, anche l’occhio vuole la sua parte, quindi cercate di mantenerne intatte le code. Qui troverete un interessante articolo per capire se il sushi è davvero fresco.
Differenza tra Sushi e Sashimi
Se vi state chiedendo quale differenza ci sia tra sushi e sashimi, sicuramente vi siete appena affacciati alla cultura e cucina giapponese. Per introdurre bene tale differenza, a venirci incontro è il blog Sushi Senpai, che spiega come le due pietanze abbiano origini e preparazioni sensibilmente diverse. Possiamo distinguere i due piatti per due motivi:
- Il sashimi è privo di riso ed è composto esclusivamente da pesce crudo
- Il sushi, come abbiamo già visto abbondantemente, è composto da riso e da vari ingredienti
Certo è che non dobbiamo mai dimenticare come sushi e sashimi siano due piatti iconici della cucina giapponese, anche molto conosciuti ed apprezzati in occidente. Una leggenda metropolitana vuole che il sashimi sia composto da pesce e molluschi ancora vivi, nulla di più falso!
Quali attrezzi utilizzare per realizzare il sushi?
Ammettiamolo: il sushi è una moda. Sentirsi giapponesi fa figo, molti ragionano così. Eppure, non è una bugia se diciamo che questi squisiti rotolini di pesce ripieni di riso creino dipendenza, soprattutto se accompagnati da spezie orientali quali il famigerato wasabi. Ora che sapete come preparare il sushi secondo la ricetta originale giapponese, vediamo quale deve essere la giusta attrezzatura da utilizzare. Ricordate comunque di non trascurare la presentazione del piatto, che fa parte della tradizione giapponese, con tanto di aggiunte e decori che renderanno il vostro piatto ancora più invitante.
Gli attrezzi più adatti alla preparazione del sushi sono:
- Abbattitore di temperatura domestico: il modello più consigliato è il Freddy, realizzato completamente in acciaio inox;
- Cuociriso elettrica: molto diffusa in Giappone, possiamo trovarle facilmente anche in Italia, ma in ogni caso possiamo tranquillamente contare su siti quali Amazon e E-Bay per procurarcene una;
- Tagliere in legno: questo oggetto vi tornerà molto utile: lo potrete utilizzare per sfilettare e tagliare il pesce, ma anche per affettare il rotolo di sushi e dividerlo in piccoli roll;
- Hangiri: eh beh, lo abbiamo menzionato prima, viene utilizzato per far raffreddare il riso coprendolo con un canovaccio in cotone. Sempre nell’hangiri il sushi viene poi condito;
- Shamoji: un cucchiaio di origine spagnola, dalla forma larga e corta, che serve per mescolare il sushi con aceto di riso ed acqua, oppure con zucchero, aceto e sale;
- Makisu: si tratta di una stuoietta in bambù per arrotolare più agevolmente il rotolo di sushi che abbiamo preparato;
- Coltelli: meglio evitare i tipici coltelli da cucina, ma altri esemplari come il Yanagiba, caratterizzato da una lama lunga e sottile. Poi c’è il modello Deba Bocho, utile per la preparazione del pesce e caratterizzato da una lama molto robusta.