Si intitola “The Fabelmans” l’ultimo film di Spielberg che sta spopolando nelle sale. Per la critica si tratta del suo più grande capolavoro.
Chi film è “The Fabelmans”?
Un atto d’amore nei confronti del cinema, il riassunto romanzato di una relazione passionale e adamantina che dura da anni. Dietro la macchina da presa (e in un certo qual modo anche davanti) c’è lui, Steven Spielberg. Il suo “The Fabelmans” è un viaggio a ritroso nel tempo, negli sfuggenti sogni d’infanzia e in quelli più a portata di mano dell’adolescenza dello stesso regista. Una storia a metà tra biografia e romanzo che narra di Sammy Fabelman, un ragazzino innamorato del cinema. Un film intimista, che scava nelle emozioni di uno dei più grandi registi che Hollywood abbia mai avuto. Spielberg si immerge in una dimensione che con l’andare degli anni molti di noi lasciano andare, quella della fanciullezza, e dimostra che il suo bambino interiore è ancora capace di sognare.
Il cinema come mezzo
Qui siamo di fronte a una lezione: l’arte è un potente mezzo di comunicazione, in grado di metterci in contatto con la parte più intima del nostro Essere. Sammy Fabelman scopre le verità fondamentali su di sé e sugli altri grazie alla macchia da presa. Un mezzo per un fine. Quale fine? La consapevolezza di sé e del proprio “io”.