Tumore al pancreas, studio italiano scopre il meccanismo di formazione utile a sviluppare le terapie

Un gruppo di scienziati e medici italiani ha pubblicato importanti scoperte sul tumore al pancreas, molto aggressivo e difficile da diagnosticare. Con le nuove scoperte però si apre una strada nuova per terapie mirate e anche screening preventivi.

La prevenzione è un tema importante quando si parla di tumori, specie quelli più aggressivi. Prevenire significa scoprire un tumore nel suo stato iniziale ed agire in tempo per rimuoverlo, non farlo crescere. Per i medici però, prevenzione è anche scoprire i motivi di formazione e sviluppo di un tumore e agire con una terapia strategica in questa crescita. Quanto scritto è stato fatto dall’Istituto di San Raffaele di Milano e altri istituti importanti che hanno sostenuto questa ricerca i cui risultati sono stati pubblicati su Nature.

Tumore al pancreas, scoperto perché si forma

Il tumore al pancreas è una delle patologie oncologiche più aggressive. I ricercatori hanno scoperto i meccanismi della sua formazione e sviluppo. La causa sta in un’alleanza definita letale tra un tipo di cellule immunitarie, chiamate macrofagi IL-1beta+, e alcune cellule tumorali molto aggressive. Questa alleanza, spiegano gli scienziati sulla rivista, può essere colpita con una terapia mirata e in grado di rallentare la progressione del cancro.

Gli scienziati raccontano il meccanismo del tumore al pancreas come un circolo vizioso autoalimentato da interrompere. “I macrofagi rendono le cellule tumorali più aggressive, e le cellule tumorali riprogrammano i macrofagi in grado di favorire l’infiammazione e la progressione della malattia“.

Dalle scoperte sulla malattia alle prime terapie mirate: la tappa più difficile

Gli scienziati, scoperta questa alleanza tra macrofagi e cellule tumorali, dovranno studiare delle terapie mirate proprio per allontanare questi due elementi e colpire la malattia nella fase di sviluppo iniziale. I medici hanno spiegato questa difficoltà, un corpo colpito da tumore al pancreas ha sistema immunitario compromesso e anche una forte componente infiammatoria che danneggia i tessuti.

Identificare le cellule immunitarie impazzite ha richiesto tecnologie avanzate e anche la collaborazione tra diverse discipline come la genetica e la bioinformatica. Sempre attraverso queste discipline e con strumenti avanti si dovranno costruire nuove terapie contro un tumore definito non solo tra i più aggressivi ma anche tra i più subdoli perché cresce e si sviluppa senza creare subito sintomi evidenti.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter