Tumore pancreas: scoperta chiave d’ingresso per l’invasione dei linfociti killer antitumore

Importante studio arriva dall'Università di Torino, scoperta eccezionale

I ricercatori del Centro di medicina sperimentale (Cerms) della Città della Salute di Torino e del Dipartimento di Biotecnologie molecolari hanno scoperto un modo per permettere ai linfociti killer antitumore di infiltrarsi nel sistema ed eliminarlo. Si tratta del tumore al pancreas che colpisce soggetti tra i 60 e gli 80 anni. L’importante studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the national Academy of sciences.

Tumore al pancreas, killer silenzioso

Il tumore al pancreas è definito un killer silenzioso perché spesso non ha sintomi specifici se non quando già la malattia è molto avanti. Questo perché il tumore al pancreas è caratterizzato da un insieme di cellule di diversa natura chiamato “micro ambiente naturale” dove all’interno si crea un ambiente favorevole alla crescita del tumore e nello stesso tempo impedisce ai linfociti killer antitumore di individuare il tumore e sconfiggerlo.

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Gli scienziati hanno scoperto che bloccando l’interleuchina 17A, un importante messaggero tra le cellule di comunicazione del sistema immunitario e le cellule circonstanti si modifica il microambiente tumorale in particolare di un tipo di cellule “Fibroblasti”. Esse sono numerose nel tumore e sono responsabili di un complesso chiamato matrice che rappresenta il più grosso ostacolo all’ingresso dei linfociti killer antitumore così come alla diffusione dei farmaci usati per il trattamento.

Nello studio si è osservato come un animale predisposto al tumore al pancreas privo della capacità di produrre l’interleuchina 17 A nonostante avesse molti fibroblasti, il micro ambiente tumorale aveva quantità maggiori di linfociti killer antitumore. Lo staff di ricercatori torinesi ha dimostrato che, in assenza dell’interleuchina 17A, la matrice depositata dai fibroblasti era diversamente dal solito molto più soffice e lassa, e quindi procede più lentamente.

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Studi per approfondire l’interleuchina

Gli esperti hanno dichiarato “Seppure siano necessari ulteriori studi per approfondire il ruolo di questa interleuchina nella risposta anti-tumorale nell’ambito del tumore pancreatico, la grande notizia è che anticorpi anti-interleuchina 17A vengono già utilizzati nella pratica clinica per limitare i danni di alcune malattie autoimmunitarie e quindi potrebbero essere combinati con altre strategie per colpire il tumore del pancreas da più parti e rendere più efficienti i diversi trattamenti“.

Questi dati aggiungono un tassello importante per la lotta al tumore “Il nostro stesso gruppo” aggiunge il capo staff Novelli “ha recentemente sviluppato una terapia basata su vaccinazione a Dna e chemioterapia che nel modello animale ha dimostrato una notevole efficacia nel bloccare la progressione del tumore. Questa efficacia potrebbe essere ulteriormente aumentata dalla somministrazione combinata di anticorpi anti-interleuchina 17A, scatenando l’attività antitumore dei linfociti killer“.

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Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura