La diagnosi precoce è un mezzo importantissimo per prevenire il rischio di tumore alla prostata. Le campagne di sensibilizzazione, in questo senso, indicano la necessità di sottoporsi ai test preventivi agli uomini di 50 anni e oltre di età; se c’è familiarità con la patologia, meglio controllare prima, intorno ai 40-45 anni.
C’è anche un altro alleato che può aiutare la prevenzione del tumore alla prostata: la corretta alimentazione e in particolare il consumo di cinque specifici alimenti: il pomodoro cotto, il frutto del melograno, il thè verde, uva e alcuni frutti rossi, come fragole e ciliege. Si tratta per lo più di ingredienti tipici della dieta mediterranea e presenti in gran numero nella maggior parte delle pietanze della gastronomia nostrana.
L’elemento utile per abbassare il rischio di cancro è il licopene, un nutriente vegetale ad azione antiossidante. Il pomodoro cotto ne è particolarmente ricco e il suo consumo è consigliato nella misura di almeno tre volte a settimana, anche come condimento per la pasta.
Anche la melagrana e i frutti rossi come ciliege, anguria e fragole – anch’essi tipici del nostro territorio – sono un buon espediente per scongiurare il rischio di tumore alla prostata, così come mangiare uva e bere thè verde, entrambi alimenti ricchi di antiossidanti e quindi ottimi in un’alimentazione corretta e per un buon controllo del peso corporeo.