Venezuela, strage di animali

Animali in pericolo

La crisi in Venezuela ha fatto precipitare milioni di persone in uno stato di povertà e ha causato l’esodo di massa di oltre tre milioni di individui. Ma i venezuelani non sono le sole vittime della situazione economica disastrosa in cui versa il Paese: poco si parla infatti delle condizioni in cui si trovano a vivere i loro (ex) animali domestici.

Animali un tempo amati e coccolati e adesso abbandonati. I loro padroni non hanno più niente e fanno fatica a comprare da mangiare, così abbandonano i loro animali lasciandoli in preda alla frustrazione e al dolore per la perdita del loro amico umano.

- Advertisement -

Gli abbandoni

“La crisi ha costretto le persone a lasciare il proprio Paese e abbandonare i propri animali. Alcuni invece li abbandonano perché semplicemente non possono più dare loro da mangiare”, dice ai microfoni dell’emittente Euronews una volontaria che gira per strada e porta al canile i tanti cani che vagano senza meta abbandonati e tristi.

Molti in Venezuela hanno un salario che sarebbe di 5 euro a mese, davvero inadatto per vivere e per comprare da mangiare per gli animali. Basti pensare che un sacco di crocchini per cani costa circa 44 euro per capire come gli stipendi siano inadeguati al costo della vita. Così sono aumentati vertiginosamente gli abbandoni, e con gli abbandoni purtroppo è sopraggiunta la morte di tanti animali innocenti.

- Advertisement -

Aiuti umanitari anche per gli animali

A questo punto bisogna dare aiuti umanitari anche per gli animali; gli animali soffrono quanto gli umani e non hanno nessuno a cui confidarlo, troppo difficile interpretare il linguaggio animale.

Senza niente da bere e da mangiare anche gli animali soffrono e hanno bisogno di qualcuno che dia loro voce. I volontari di varie associazioni cercano di sfamarli e di comprare ciò di cui hanno bisogno ma ormai il Venezuela è un Paese in ginocchio, stritolato dall’inflazione e da una crisi economica che ha cancellato la classe media e sta cancellando anche i più poveri. La moneta locale è come cartastraccia e non si vede la fine di questo circolo vizioso.

- Advertisement -