Verissimo, Giancarlo Magalli irriconoscibile confessa: “La mia lotta al tumore: ho perso 24 kg”

Verissimo, Giancarlo Magalli irriconoscibile confessa: "La mia lotta al tumore non è stata facile, ma ora sono guarito: ho perso 24 kg"

Ospite del salotto domenicale di Verissimo Giancarlo Magalli ha parlato della sua malattia, di come l’ha affrontata, ma soprattutto dell’amore verso la sua famiglia allargata. Il conduttore ha rivelato che in pochi sapevano della sua patologia, solo ora ha scelto di parlarne pubblicamente.

Magalli ha riferito di aver scoperto il tumore dopo aver contratto una grave infezione. Dopo essersi sentito male a casa la figlia ha chiamato i soccorsi, arrivato in ospedale è stato ricoverato di urgenza. In seguito gli hanno somministrato dei farmaci che gli hanno provocato allucinazioni e atteggiamenti incontrollabili. I medici volevano legarlo a letto ma grazie alla sua famiglia allargata il peggio è stato evitato. Grazie al dramma Magalli ha capito quanto i suoi cari volevano stargli accanto.

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Poi il conduttore ha scoperto di avere un linfoma alla milza, un tumore curabile ma solo in seguito ad un intervento immediato: “Nel 90% per cento dei casi il cancro che ho avuto è guaribile. Certo non è stato facile quando alle mie figlie hanno detto che avrei potuto avere due mesi di vita”. Magalli ha affermato di ver perso molti chili e di aver vissuto dei mesi tragici: “È stata una fase delicata della mia vita. Ho perso 24 chili, ma mi sto un po’ alla volta riprendendo. Adesso sono guarito.” 

Giancarlo Magalli ritorno in Rai? “Ho scritto a Coletta”

Oggi Magalli sta meglio, ha concluso le cure e prende solo alcuni farmaci di rifinitura. Sta riprendendo le sue attività quotidiane e indirettamente non nega di voler tornare in video. L’ex conduttore de I Fatti Vostri ha speso parole critiche nei confronti della Rai sottolineando di conoscere molto bene le dinamiche dei vertici dell’azienda.

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Inoltre ha riferito di aver scritto a Coletta: Ho scritto a Coletta, il nostro direttore, tanto per fargli sapere che ero vivo e vegeto, che stavo bene, nella speranza che si riesca a ricostruire qualcosa. Gli converrebbe. Tutti i programmi che ho lasciato con la malattia e che hanno dato a qualcun altro sono andati così così”.