Virus che infettano altri virus e batteri: nuovi studi nelle profondità del Pacifico

Nei fondali oceanici più profondi esistono virus che infettano altri virus o batteri, perché spesso sono le uniche forme di vita che trovano. La scoperta che vi racconteremo ci dice tante cose su molti habitat oceanici, informazioni preziose per la loro conservazione

I virus svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, influenzando i cicli biogeochimici e la composizione delle comunità ospiti. Le profondità oceaniche sono ambienti estremi poco esplorati, e la Fossa delle Marianne, situata nel Pacifico occidentale, è il luogo più profondo del mondo.

In questo ambiente, caratterizzato da basse temperature, altissime pressioni e carenza di nutrienti, si è scoperto un nuovo virus, vB_HmeY_H4907, che infetta Halomonas meridianaH4907, un batterio isolato dai sedimenti della Fossa delle Marianne a una profondità di 8.900 metri. Lo studio è stato pubblicato su Journals Asm.

La ricerca sulle interazioni tra virus e microbi apre nuove frontiere di studi

Questo virus, vB_HmeY_H4907, rappresenta una scoperta senza precedenti poiché è il sifovirus isolato a profondità oceaniche più estreme mai noto, aprendo la porta a nuove ricerche sulle interazioni tra virus e microbi nell’ambiente hadal. Il genoma di vB_HmeY_H4907 è un filamento di DNA lineare di 40.452 basi con un contenuto di GC del 57,64%. L’analisi filogenetica ha rivelato che questo virus è separato dai fagi precedentemente conosciuti e costituisce una nuova famiglia virale denominata Suviridae.

Virus che contagiano altri virus o batteri nelle profondità oceaniche

La scoperta di vB_HmeY_H4907 suggerisce che i fagi hadal siano più diffusi di quanto si pensasse inizialmente nelle profondità marine. Questi virus lisogenici, che possono esistere in uno stato latente all’interno delle cellule ospiti, sono stati a lungo trascurati nelle ricerche oceaniche, ma il loro ruolo potrebbe essere cruciale per l’ecologia dell’hadal. Essi potrebbero influenzare il metabolismo dei batteri ospiti e svolgere un ruolo significativo nel trasferimento genico orizzontale nelle profondità marine.

Inoltre, l’analisi del genoma di vB_HmeY_H4907 ha rivelato la presenza di numerose proteine coinvolte nella struttura della coda virale e nella regolazione trascrizionale, suggerendo che il virus abbia meccanismi sofisticati per l’attacco e la penetrazione nelle cellule ospiti. Queste caratteristiche indicano che il virus ha una relazione intima con il suo ospite, Halomonas meridianaH4907.

Sono informazioni importanti per studiare l’habitat delle profondità marine poco abitate anche dagli animali acquatici

In sintesi, la scoperta di vB_HmeY_H4907 nelle profondità della Fossa delle Marianne apre nuovi orizzonti nella comprensione dell’ecosistema hadal e delle interazioni virus-batterio in questi ambienti estremi. La sua classificazione come membro della famiglia Suviridae indica la necessità di ulteriori ricerche per esplorare la diversità e il ruolo dei virus nelle profondità marine, contribuendo così alla nostra comprensione dell’ecologia globale e dell’impatto dei virus sugli ecosistemi marini.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter