Per Zaia le misure sulle chiusure anticipate sono giuste, ma invita il governo ad essere equilibrato e fare attenzione all’aspetto economico del Paese: “il momento è di estrema difficoltà e alcune misure di sanità pubblica vanno pur adottate. Tuttavia ci vuole equilibrio e non si può pensare che la partita si risolva scaricando tutto su poche categorie produttive. Peraltro, come nel caso dei ristoratori, categoria che ha sempre rispettato le linee guida e si è dimostrata assolutamente rispettosa”.
È per questo che Zaia si auspica che il Governo “trovi una soluzione di equilibrio, perché è l’unica cosa saggia che va identificata e perseguita. Il Covid, che è un virus, ci insegna (come tutti i virus) che per trasmettersi deve trovare condizioni di scarso distanziamento e di scarsa igiene pubblica. Le questioni davvero rilevanti sono dunque gli assembramenti occasionali: quelli vanno disincentivati con nuove e più efficaci normative. Certamente non è mettendo i lucchetti alla porta di due o tre esercizi o a intere categorie che arriveremo a superare la pandemia. Col risultato che subito dopo qualcuno invocherà perequazioni rispetto ad altre categorie economiche che creano magari anche maggiori assembramenti”.
Secondo Zaia, tutto ciò “è davvero possibile senza contraddire il principio prioritario e fondamentale della salute pubblica”.
Per Zaia, la soluzione migliore sarebbe quello di fare dei lockdown mirati, in modo da colpire il meno possibile la categoria dei commercianti, che è quella più colpita economicamente.