50 sfumature di rosso, è boom al botteghino…perchè?

I motivi del successo

È di “50 sfumature di rosso” il primo gradino del podio di questo weekend cinematografico. Al suo debutto nelle sale italiane il film diretto da James Foley incassa la bellezza di 5.900.000 €.
Una vera entrata a gamba tesa nelle classifiche dei box-office italiani in soli 4 giorni e considerando l’oramai prossimo San Valentino, questi numeri lieviteranno.

Sono sempre stato scettico riguardo al modo in cui questa trilogia è diventata un cult.
Per il suo primissimo debutto nel 2015 con 50 sfumature di grigio credevo di aver annusato un “effetto novità” per giustificare l’entusiasmo femminile e la loro curiosità.
Con il riconfermarsi del secondo tassello della trilogia, cioè “50 sfumature di nero” (2017), il discorso cominciava a complicarsi.
All’epoca comodamente scelsi di ignorare l’evento mediatico, probabilmente sbagliando.

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Si perché il terzo capitolo di questa saga si conferma per quel pubblico che ha quantomeno scelto per semplice curiosità, per passione o per “cosa c’è al cinema? Non lo so, proviamo questo“, una certezza.
E allora ho deciso: dovevo capire perché piace così tanto, dovevo capire questo fenomeno sociale.
Il film tecnicamente parlando non è esaltante e anche per quest’anno ha fatto incetta di nomination ai Razzie Awards (premio assegnato da riconoscere agli attori,  sceneggiatori, registi, film e canzoni peggiori della stagione cinematografica precedente) con ben 7 candidature.
Questo basterebbe per bannarlo dalle possibili scelte serali in sala per la maggior parte degli spettatori.
E invece no, qualcosa non torna, di pubblico ce n’è e anche tanto, perché?

La sessuologa Francesca Romana Tiberi da una possibile spiegazione all’evento dicendo sostanzialmente che:

la serie di romanzi e quindi di riproduzioni cinematografiche, non sono altro che una sorta di Cenerentola hot.

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Anastasia evoca i personaggi delle favole e il suo nome fa riferimento ad una delle sorellastre di Cenerella ed alla principessa Anastasia Romanov. In poche parole, questa “Erotic love story” permette ad un certo tipo di spettatore, di vivere il sogno ever green della Cenerentola che in parte vive in ogni donna e conciliarla con la connotazione della fantasia erotica femminile che ha bisogno di una confabulazione della realtà: noi donne abbiamo spesso bisogno di immaginare scene, colori, profumi, che ci lasciano vivere la sessualità in maniera vivida e romantica, non ci basta la visione di un’immagine.

Ma tale fascino è legato all’erotismo in genere o anche il sadomasochismo ha un suo ruolo?

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<<A molte donne piace essere “condotte” nella sessualità, “guidate”. Il sadico in questo caso non è un uomo qualsiasi: è un figo! Non può essere ricondotto al vicino della porta accanto. E’ bello, ricco e affascinante. La fantasia della donna guidata, presa con aggressivo vigore, risulta essere da sempre molto eccitante: questo però è un masochismo particolarmente filtrato, molto romanzato, a tinte fiabesche appunto>>.

Esiste quindi una componente segretamente sadica e masochista della società?

<<La nostra società è particolarmente orientata alla prestazione: successo e risultati sono un “must”. Siamo sempre meno empatici, e sempre meno orientati al bisogno dell’altro. Inoltre, nell’immaginario collettivo queste pratiche sono abbastanza interiorizzate: spessissimo utilizzate negli spot, specialmente per le scarpe di noi donne, ad esempio quando si utilizza l’immagine di un tacco a spillo che domina e sottomette palesemente l’uomo>>.

La sessuologa mi aveva convinto, ma non totalmente.
Eh si, perché il primo volume della trilogia vendette 100 milioni di copie, più di Harry Potter e i doni della morte e del Codice Da Vinci. Fu un fenomeno globale, un caso editoriale tradotto in cinquantuno lingue in tutto il mondo, diventando la serie di libri venduta più velocemente della storia.
Quindi si, i motivi sopra citati erano interessanti ma non sufficienti.
Ma, in conclusione, tra ricerche e interviste ho provato a riassumere il tutto in pochi punti:

  1. La fanfiction, meglio se audace, sta alle ragazze di oggi come gli Harmony Passion a quelle di ieri. Chiunque, senza imbarazzo, oggi può acquistare ovunque un prodotto che, fino ad ieri, era confinato sul retro delle edicole o arrivava a casa in busta anonima.
  2. Il libro di E. L. James ha risvegliato l’anima peccaminosa di migliaia di donne e ha innescato uno straordinario cortocircuito sociale, portando a galla le loro scomode fantasie sessuali, un tempo represse.
    Vi basti pensare che un albergatore americano ha deciso di sostituire tutte le bibbie presenti nella sua struttura con copie della trilogia.
  3. A dispetto di quelli che accusano questo romanzo di aver sottomesso e piegato il carattere della donna, è interessante proporre una lettura diversa. Se un tempo le casalinghe erano soggiogate dal ferro da stiro, le signore di oggi scrivono. Si inventano un mestiere. E magari diventano persino miliardarie.

Che l’equazione del successo sia questa?