Tra le cose più noiose e che fanno perdere maggior tempo quando ci si ritrova negli aeroporti c’è di sicuro il check in. Tra tre anni, tuttavia, tutto potrebbe cambiare con l’arrivo del riconoscimento biometrico nella maggior parte degli scali. Una rivoluzione che cambierebbe di sicuro il modo di viaggiare moderno.
Al momento la biometria è usata in Italia in soli tre scali, Capodichino, Bologna e Roma Fiumicino, ma gli esperti sono convinti che questa procedura nel giro dei prossimi tre anni sarà la normalità per quasi la totalità degli aeroporti mondiali, finora solo 21, ad utiilizzare a oggi questa tecnologia rivoluzionaria.
Ma cosa si intende con questo termine? Si tratta di un sistema informatico che riconosce e certifica una persona in base a specifiche caratteristiche fisiche o comportamentali, precedentemente archiviate nel database, per mezzo di algoritmi e sensori. Un metodo che appare quasi fantascientifico e fino a pochi anni fa pareva impossibile da vedere in funzione.
Riconoscimento biometrico: nel 2025 la quasi totalità degli aeroporti ne farà uso
Questo nuovo modo di effettuare il check in si è calcolato che ridurrebbe di circa il 30% le file, oltre a consentire al personale “umano” di dedicarsi con maggiore attenzione ai più fragili, come bambini, anziani e disabili, con un miglioramento in termini di servizio, come ha spiegato Sergio Colella, presidente di Sita Europa.
Come fare, tuttavia, per la delicata questione della privacy, legata alle informazioni legate alla propria persona, fondamentali nella biometria? Il problema è di facile risoluzione, visto che al termine del viaggio tutti i dati verrebbero automaticamente eliminate, come previsto dalle norme Ue in materia.
Senza contare che, come è ovvio, le informazioni riservate sarebbero prese solo con il consenso del diretto interessato. La rivoluzione dei viaggi aerei, a quanto pare, è appena iniziata, e nei prossimi anni farà passi da gigante.