Allarme Android: disinstallate queste applicazioni

Il virus era stato progettato per guadagnare sui pop up pubblicitari inviati sullo schermo del telefono.

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Allarme Android. La società White Ops, specializzata nel settore della cybersecurity, ha redatto un report in cui dichiara di aver scoperto 19 applicazioni nello Store di Google, che contengono adware al loro interno. Queste app sono state segnalate a Google, che le ha eliminate dal Play Store, ma gli utenti dovranno disinstallarle manualmente. La procedura non è difficile, e soprattutto ora che la lista delle app è stata pubblicata, sarà più semplice scovarle ed eliminarle.

Gli adware sono virus che agiscono nel momento in cui l’utente scarica l’applicazione infetta. Non appena la si apre, questa farà apparire pubblicità sullo schermo dello smartphone per far accumulare il maggior numero di click e guadagnare cifre pari anche a centinaia di euro al giorno.

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Quali sono le app incriminate. Ecco l’allarme Android

Secondo quanto scoperto da White Ops queste 19 applicazioni incriminate rimuovevano l’icona dal drawer così da non essere più rintracciabili e impossibili da disinstallare. L’unico modo per liberarsi delle pubblicità è dunque andare in Impostazioni, premere su App e capire quali programmi contenevano l’adware. Una volta disinstallate il problema sarà dunque risolto.

Ora però la lista è stata pubblicata da White Ops, rendendo più facile la disinstallazione delle applicazioni. Ecco quali sono:

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  • Auto Picture Cut
  • Color Call Flash
  • Square Photo Blur
  • Square Blur Photo
  • Magic Call Flash
  • Easy Blur
  • Image Blur
  • Auto Photo Blur
  • Photo Blur
  • Photo Blur Master
  • Super Call Screen
  • Square Blur Master
  • Square Blur
  • Smart Blur Photo
  • Smart Photo Blur
  • Super Call Flash
  • Smart Call Flash
  • Blur Photo Editor
  • Blur Image

Tutte queste app, come si può capire dal nome, riguardano l’editing di fotografie e offrono servizi praticamente identici. Complessivamente hanno raggiunto oltre 3 milioni e mezzo di download. Di recente è stata scoperta anche un’app “segreta” di Google all’interno degli smartphone Android, che permetteva alla società di raccogliere informazioni su app di terze parti.