Ambra Angiolini senza filtri: il successo, la fine del matrimonio con Renga e la bulimia

Ambra Angiolini senza filtri si è raccontata a Sette l'inserto del Corriere della sera: il successo, la fine del matrimonio con Renga e la bulimia

Oggi attrice affermata Ambra Angiolini ha alle spalle una carriera eclettica e versatile iniziata quando lei era poco più che un’adolescente. In pochi mesi è diventata la stella di Non è la Rai e in quel momento non capiva quali erano i suoi meriti.

A Sette, periodico del Corriere della sera, Ambra ha ricordato che il successo l’è esploso in mano, ma poi quando la tv le ha voltato le spalle non si è disperata: “Quando la televisione mi ha voltato le spalle invece che disperarmi mi sono detta: “Ora posso cercarmi un lavoro”. Ambra ha anche parlato della fine del suo matrimonio con Francesco Renga vissuto da lei come un lutto. In quei momenti ha capito che l’amore in cui aveva sempre creduto era svanito e non riusciva a giustificare quello che le stava accadendo:

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Durante la separazione da Francesco, un lutto vero, fu soprattutto Michele Placido a offrirmi la chiave: nel suo film Sette minuti ho potuto far vivere la mia rabbia. Sono fiera di quel personaggio, che ha la faccia disperata che avevo in quel periodo: per il nervoso mi venivano continui sfoghi cutanei”. L’attrice, tra l’altro molto attiva sui social, ha anche ricordato quando ha sofferto di bulimia, nel libro Infame ha raccontato il suo vissuto personale:

“La bulimia ha reso il mio corpo colpevole di essere diventato diverso rispetto a quello con cui ero diventata famosa. Un giorno in aeroporto vedo una rivista con la mia faccia. Titolo: “Ambra scoppia di successo”, e “scoppia” era tra virgolette. Poi vado in autogrill e la signora delle pulizie mi dice: “Ma va, mica sei grassa”. Ho capito che gli effetti di questa situazione erano sotto gli occhi di tutti”.

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Ambra Angiolini: “La bulimia è un tumore dell’anima”

Oggi è impegnata nei vari centri specializzati per combattere la bulimia e le patologie legate all’alimentazione. E’ consapevole che sono malattie difficili da superare e che intaccano l’anima interiore dei singoli:

“È come avere un tumore all’anima. Non c’è una cura immediata, uguale per tutti: è un processo personale che va attraversato fino in fondo. Se ti anestetizzi la malattia diventa te e non te la levi più di dosso.” L’attrice ha confessato d’aver ricevuto l’aiuto della famiglia e quando è rimasta incinta di Jolanda ha sentito che quel vuoto era stato riempito da tanto amore: “Jolanda ha riempito un vuoto. Quando me lo sono trovata dentro la pancia ho sentito che quel pezzo d’amore che cercavo ovunque in realtà era dentro di me.