Animali fantastici – I crimini di Grindelwald: recensione

Trama, protagonisti del film e recensione. Non contiene spoiler.

 

E’ in questi giorni al cinema Animali Fantastici- I crimini di Grindelwald, quello che si potrebbe definire il prequel atipico della saga di Harry Potter. Infatti, a differenza dei prequel a cui siamo abituati, in questo non incontriamo i protagonisti storici, fatta eccezione per Albus Silente, lo storico preside di Hogwarts, e per Minerva McGranitt (che appare solo brevemente).

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Cos’era successo in Animali Fantastici e dove trovarli

Protagonista del film è Newt Scamander (interpretato da Eddie Redmayne), giovane studioso britannico di creature magiche, che avevamo già conosciuto in Animali Fantastici e dove trovarli. Nel primo film abbiamo conosciuto Newt, che spinto dall’amore per le creature fantastiche era giunto illegalmente negli Stati Uniti per liberarne una di esse. Qui aveva conosciuto la cocciuta Auror Tina Goldstein (l’attrice Katherine Waterston), che lo aveva fatto arrestare per poi rimanere vittima lei stessa della rigida burocrazia americana. Avevamo anche incontrato la sorella legilimens di Tina, Queenie (l’attrice Alison Sudol), che si innamora del No-Mag (il termine americano per definire i babbani) operaio aspirante pasticciere Jacob Kowalski (l’attore Dan Fogler).

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Animali fantastici – I Crimini di Grindelwald: la trama

Li ritroviamo tutti ne I Crimini di Grindelwald, insieme al mago oscuro Gellert Grindelwald e al giovane Credence (interpretato da Ezra Miller, conosciuto al grande pubblico nel ruolo di Barry Allen/The Flash nell’universo DC). Credence è ora in cerca delle sue origini ma sempre lambito dal malvagio Grindelwald.
Compare finalmente il giovane Silente, che affida al suo ex allievo Newt il compito di andare a Parigi per ritrovare Credence. Qui a Parigi ritroviamo Tina e Queenie. In questo secondo film riusciamo a intravedere qualche sfumatura in più del carattere delle due sorelle. Tina, nonostante la sua obbedienza agli Auror, rifiuta di cedere alla violenza; Queenie rivela invece una pericolosa fragilità, dovuta al suo amore contrastato (abbiamo già visto in Animali fantastici 1 che negli Stati Uniti è illegale il matrimonio tra maghi e non maghi).

Newt continua a dimostrarsi uno spirito libero, atteggiamento che lo porta in contrasto con il fratello maggiore e Auror Theseus. Scopriamo che Theseus è il fidanzato della più cara amica (e anche probabile cotta adolescenziale) di Newt Leta Lestrange. Vediamo anche dei flashback di Newt e Leta ai tempi della scuola, dove i 2 erano abbastanza isolati (Leta Lestrange per via del suo carattere ribelle e della cattiva fama della sua famiglia, Newt per il suo carattere solitario).

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Abbiamo modo di vedere agire Grindelwald, con i suoi discorsi seducenti e ambigui. Il mago attira sempre più seguaci alla sua causa, quella di un mondo in cui i maghi non devono più nascondere il loro potere. Scopriamo di più anche sul controverso rapporto che lo lega a Silente.

I personaggi e la morale

Il punto di forza del film è sicuramente il carattere dei protagonisti, mai scontato, ma ricco di sfumature, che rende impossibile etichettarli. Anche la figura di Grindelwald è solo in apparenza quella del cattivo classico poiché lascia lo spettatore libero di scegliere da che parte schierarsi.

Manca certamente la spensieratezza che tanto ha fatto appassionare i lettori, giovani o meno, ai primi capitoli della saga di Harry Potter. Con Animali fantastici siamo posti da subito in un modo più adulto. Le regole sono spesso asfissianti, fino a chiederci quanto servano a proteggerci e quanto oltre ci si possa spingere. Siamo portati prepotentemente a interrogarci sul valore diamo alla famiglia, all’amicizia, alla diversità.

Non mancano i colpi di scena, il sacrificio, le battaglie a cui anni di Harry Potter ci hanno abituato.
Per quanto riguarda il cast, non so se riuscirò mai del tutto ad abituarmi al fascino di Albus Silente/Jude Law o ad associare mai il volto di Johnny Depp a quello di Gellert Grindelwald.

Ma in attesa del prossimo film della saga di Animali Fantastici, possiamo solo sperare di avere un Silente che creda in noi e ci dica “Sai perché ti ammiro Newt? Tu non hai sete di potere. Ti chiedi solo se una cosa è giusta”.