Antartide: scoperta fuga di gas metano, situazione preoccupante

I ricercatori dell'Oregon hanno scoperto una fuga di gas metano attiva, è la prima in assoluto

Un team di scienziati dell’Università dell’Oregon negli Stati Uniti ha scoperto che sotto l’Antartide vi è una fuga di gas metano attiva. I ricercatori che stanno studiando il fenomeno si dicono preoccupati in quanto il gas andrebbe ad alimentare il riscaldamento globale con l’effetto serra già influenzato dai cambiamenti climatici.

Fuga di gas metano in Antartide

L’articolo sulla scoperta “Livestock and climate change: impact of livestock on climate and mitigation strategies” pubblicato su Animal Frontiers afferma che il metano è un gas molto più potente dell’anidride carbonica CO2 (28 volte). Quindi la continua fuoriuscita del metano potrebbe agevolare lo scioglimento dei ghiacciai e fare aumentare le temperature di molto con un impatto devastante sul pianeta.

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Gli scienziati del Dipartimento di Microbiologia of Earth coordinati dal professor Andrew Thurber erano già a conoscenza del fondale nel 2011 (fù scoperta da alcuni sub) ma per studiarla a fondo e raccogliere tutti i dati hanno impiegato diversi anni.

Dove si trova il flusso di metano

Il flusso di metano si trova nel Mare di Ross un sito chiamato Cinder Cones che racchiude l’area McMurdo Sound. Il metano che fuoriesce dal fondale oceanico di solito viene catturato dai batteri che impediscono al gas di raggiungere la superficie e di liberarsi nell’atmosfera. Ma nel Mar di Ross i batteri coinvolti nel ciclo del metano hanno formato colonie troppo piccole permettendo cosi al flusso di fuoriuscire ininterrottamente.

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Il professor Thurbeg ha dichiarato “ci sono voluti più di cinque anni perché i microbi iniziassero a comparire, e anche dopo la comparsa c’era ancora metano che stava rapidamente risalendo dal fondo del mare”.

Secondo gli scienziati la fonte del metano è rappresentata da depositi di alghe sepolte da migliaia di anni e attraverso di essi il flusso riesce a infiltrarsi. Si era pensato a un possibile vulcano attivo ma per adesso quest’ipotesi è stata scartata. A causa della lenta crescita dei batteri a Cinder Cones il gas riesce facilmente a raggiungere l’atmosfera.

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Il professore Thrberg ribadisce “il ciclo del metano è assolutamente qualcosa di cui noi come società dobbiamo preoccuparci. Lo trovo incredibilmente preoccupante”. Gli studi in Antartide non sono facili e non si potrà esplorare la zona subito per questo in futuro si spera di organizzare nuove spedizioni per scoprire l’origine di questa fonte.

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura