Aggiungiamo nuovi dettagli e novità sull’Assegno Unico per le famiglie di cui abbiamo parlato in questi giorni. Il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, ha dato dei numeri molto importanti. La conferma dei 250 euro mensili, la constatazione di un aumento per nucleo famigliare di 97 euro mensili.
Blangiardo ha parlato del nuovo sostegno economico con un’audizione alla Commissione degli Affari sociali della Camera. Ha dichiarato che ben 11 milioni di famiglie richiederanno la misura, anche perché sostituirà molti assegni e sgravi fiscali finora in atto.
Assegno unico famigliare: che cos’è la clausola di salvaguardia
Nel suo discorso, il presidente Istat ha parlato di clausola di salvaguardia e perdita di benefici attualmente in vigore. La clausola di salvaguardia in tutte le misure fiscali, previdenziali e sociali rappresenta un cuscinetto che protegge beneficiari e contribuenti nel corso di un cambiamento delle misure molto importante.
- Secondo l’esperto, grazie alle tutele appena descritte, l’effettuo annuo calcolato sul bilancio delle famiglie con l’assegno unico sarebbe di circa 1.162 euro che corrisponde a 97 euro in più mensili rispetto ad oggi.
- Senza clausola di salvaguardia, quindi, senza la protezione delle entrate che gli italiani ricevevano con diverse misure, l’importo totale sarebbe di 1.036 euro mensili, 86 euro al mese.
Il costo sulle casse dello Stato secondo l’Istat
Quanto costerà allo Stato l’assegno unico per le famiglie? E’ un nodo importante della riforma in arrivo, Giuseppe Conte e anche il ministro Gualtieri hanno sempre confermato che anche i soldi del Recovery Fund contribuiranno a finanziare la manovra.
I dati riferiti dal presidente dell’Istat sono questi.
- Sulle casse dello Stato, l’assegno unico per le famiglie rappresenta un aggravio del 40% rispetto alla spesa attuale destinata alle famiglie con figli.
- Sul numero totale delle famiglie richiedenti, l’80% può potenzialmente beneficiare della misura secondo dati Isee.
- In Italia, il numero di nuclei famigliari a reddito basso è elevato.
- Il 68% delle famiglie beneficiarie avrebbe un incremento grazie alla riforma.
- Sul 29,7% delle famiglie beneficiarie, il saldo annuale sarà negativo considerando la differenza tra l’assegno unico e la cancellazione delle misure preesistenti.
- Per il 2,4% di nuclei beneficiari la situazione non cambierà tra il prima e dopo la riforma.
L’assegno unico aiuterà le famiglie che vogliono avere figli?
L’Istat ogni anno aggiorna anche i dati sulla natalità, è anche per il fronte demografico che sono state prese iniziative economiche importanti. Blangiardo ha riferito che a causa del Covid ci sono state meno nascite, i genitori tra paura e lockdown hanno dovuto rimandare molti piani già resi difficili da disoccupazione, mancanza di nidi, redditi bassi.
La notizia buona è che i numeri che registreremo a dicembre 2020 non saranno uguali a quelli del 2021. Infatti, se la paura e la crisi hanno inciso quest’anno, ciò potrebbe non accadere il prossimo anno grazie alle nuove misure, al potenziamento della sanità, grazie all’adattamento delle famiglie all’emergenza attuale.