Secondo un nuovissimo studio appena pubblicato sulla celebre rivista “Annals of the Rheumatic Diseases” assumere troppe statine aumenta il rischio di osteoporosi. Dallo stesso studio però è stato dimostrato che a basse dosi lo stesso farmaco garantisce una protezione contro il riassorbimento osseo.
Lo studio si è basato su milioni di campioni prelevati dai pazienti dello spettacolo “Complexity Science Hub di Vienna”.
Cos’è L’osteoporosi
L’osteoporosi è uno dei disturbi ossei più comuni. Ciò che lo caratterizza è una ridotta densità di minerale ossea. È proprio a causa di ciò che le ossa diventano, nel passare del tempo, sempre più deboli e fragili. Tutto questo ovviamente comporta una maggiore probabilità di fratture.
Normalmente le statine vengono utilizzate da soggetti che soffrono di colesterolo alto dato che lo abbassano. Infatti tale farmaco aiuta a proteggere cuore e cervello prevenendo la formazione di placche arteriose. Non a caso rientrano tra i farmaci più diffusi al mondo.
Ancora non è chiara al 100% la relazione che intercorre tra il livello di statine e l’osteoporosi. Secondo Michael Leutner, ricercatore presso l’università di Medicina di Vienna, l’inibizione della sintesi del colesterolo può influenzare gli ormoni sessuali e condurre nel soggetto l’osteoporosi.
- Approfondimenti sullo studio
Per effettuare un’indagine accurata, i ricercatori hanno utilizzato i Big Data. Ovvero hanno consultato i dati sanitari di ben 7,9 Milioni di austriaci. Tra di essi sono stati analizzati solo i dati dei soggetti che acquisivano regolarmente le statine. Su tali campioni è stato possibile capire quanti soggetti hanno contratto l’osteoporosi e cercare l’eziologia tra l’assunzione di statine ed essa.
Il risultato è stato chiaro, l’eccesso di statine comporta una maggiore probabilità di contrare l’osteoporosi. Ovviamente incide molto anche la quantità di farmaci assunti, l’assunzione una tantum di statine in basse dosi di certo non creerà problematiche in tal senso.
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