Le riflessioni di ieri di Christine Lagarde oggi si trasformano in dati, la BCE infatti ha pubblicato il suo nuovo bollettino finanziario. Sarà importante confrontare l’analisi di oggi con altri dati macroeconomici giorno per giorno fino a dicembre.
Uscire di casa o ritornare in ufficio dopo tre mesi di chiusura e mascherine è stata una boccata di ossigeno in tutti i sensi. L’economia generale ha intravisto la possibilità di recuperare un po’ di numeri grazie alla riapertura dei negozi e ad una discreta ripresa dei servizi. Proprio questo settore, riferisce la BCE, è stato colpito dal distanziamento sociale e dal contingentamento stradale.
La pandemia ha messo in crisi i servizi, incide la disoccupazione e anche i gap digitali
La BCE ha analizzato questo elemento spiegandolo con la disoccupazione aumentata a causa del Covid. L’adeguamento improvviso allo smart working non è stato possibile in tutti i settori, infatti parla di situazioni numeriche e percentuali molto differenti.
C’è da riflettere sulla capacità digitale dei paesi, perché in Italia è chiaro il gap rispetto agli altri paesi. Gli Stati Europei invece sicuramente hanno una potenza digitale più avanzata, con burocrazie più veloci. Forse non sono mai state ancora testate in una situazione di globalità e totalità, con persone costrette a doversi affidare al 100% a computer o smartphone piuttosto che ad uffici e sportelli.
Bollettino BCE e analisi economica temporale e settoriale
“La ripresa economica dell’area dell’euro perde slancio più rapidamente delle attese, dopo il forte, benché parziale e disomogeneo recupero dell’attività economica nei mesi estivi“. L’incremento dei positivi era previsto con l’autunno in arrivo. La realtà ha cambiato nuovamente le prospettive in un momento dove i mercati tornavano quasi a funzionare come prima. La quiete dopo la tempesta…
- “L’incremento dei casi di Covid-19 e il connesso inasprimento delle misure di contenimento pesano sull’attività, provocando un evidente deterioramento delle prospettive a breve termine“.
- “Il perdurante aumento dei tassi di contagio da coronavirus, rappresenta un fattore avverso per le prospettive a breve termine e condurrà, con ogni probabilità, ad un significativo ridimensionamento della crescita del prodotto nell’ultimo trimestre dell’anno“.
L’incontro di dicembre e gli aiuti alle economie in difficoltà
Ieri, Christine Lagarde ha dichiarato che la BCE c’è stata all’inizio delle pandemia e ci sarà anche nella fase post. L’economia deve riprendere curando non solo la malattia ma anche la paura di famiglie e imprese di non riuscire a tornare come prima.
Nel bollettino, la Banca Centrale Europea tiene a mente che a dicembre si incontreranno istituzioni e stati per parlare degli aiuti economici finora promessi e previsti. La notizia di un vaccino apre nuovi scenari ma non è l’inizio di una ripresa vera. Su questo bisognerà lavorarci alla luce dei futuri dati macroeconomici. L’Unione Europea punta a digitalizzazione e investimenti green, una transazione che serve a rispondere a crisi e restrizioni previste al di là della Pandemia.