Blue Jasmine: storia di un triste e melanconico gelsomino

Jasmine è una donna benestante, abituata da sempre al lusso, ai ricevimenti, ai bei vestiti. Blue_Jasmine1Dopo l’arresto e la successiva morte del marito Hal, il suo tenore di vita cambia drasticamente:è costretta ad alloggiare dalla sorellastra Ginger, con la quale ha sempre avuto pessimi rapporti. Nonostante lo sguardo che supplica compassione e aiuto, costantemente annebbiato dalla vodka e dallo xanax, lo stile di vita sciatto della sorella ed il suo rozzo fidanzato Chili, non fanno che accrescere il desiderio di Jasmine di cambiare la sua situazione: immagina così di riprendere gli studi, sognando una carriera di arredatrice. Purtroppo non può permetterseli fin da subito, perché al verde. Decide allora di seguire un corso online, ma prima deve trovarsi un lavoro per pagarsi le lezioni su come si usa il computer.

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1056Grazie alla relazione con Dwight, un diplomatico conosciuto ad una festa, riesce temporaneamente a lasciarsi alle spalle la sua vecchia vita, ritrovando la sicurezza di un conto in banca ed inventandosi un altro personaggio. Dwight è molto innamorato. In procinto di fidanzarsi, i fantasmi del passato si ripresentano improvvisamente a Jasmine: incontra casualmente Augie, ex marito di Ginger, che Hal aveva truffato con un investimento di 200 mila dollari andati in fumo. Augie rivela a Jasmine che il figlio Danny abita nella zona: scappato da casa dopo la morte del padre, non vuole avere contatti con lei, reputandola colpevole dell’arresto del padre. Infatti, è stata Jasmine stessa a denunciare Hal alla polizia, per i suoi traffici illegali e stufa del suo ennesimo tradimento. Dwight lascia immediatamente Jasmine. Alla notizia che presto Chili si trasferirà a casa di Ginger, Jasmine prontamente annuncia a sua volta il suo trasferimento. Così come le scene iniziali mostrano una Jasmine che conversa intimamente con sconosciuti circa i suoi problemi personali, il film si conclude con un suo monologo, seduta miseramente su una panchina.

Tipica trama di un film drammatico, decisamente incompleta per descrivere l’interpretazione di Cate Blanchett/Jasmine che le ha valso il premio Oscar come Miglio attrice protagonista. Dal 1977, non si era più vista una vincitrice in un film di Woody Allen. Acclamatissimo dalla critica fin dalle prime proiezioni negli States, “Blue Jasmine” è considerato il miglior film di Allen negli ultimi anni. Dopo i leggeri “To Rome With Love” e “Midnight in Paris”, finalmente il regista ha ritrovato lo spirito crudo, brusco e tagliente tanto caro in film come “Mariti e mogli” degli anni novanta.

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Esemplare la frase che Jasmine confida tranquillamente anche ai nipoti teenager: “C’è un limite ai traumi che una persona può sopportare prima di mettersi ad urlare in mezzo alla strada”.