Rincari bollette: le proposte allo studio per contrastare il caro-energia

Mentre il Governo Draghi cerca risorse per nuovi aiuti ai cittadini, i partiti spingono per una soluzione più drastica sulle bollette

Il rincaro delle bollette di luce e gas continua impensierire il Governo uscente di Mario Draghi che sta cercando di trovare le risorse per ulteriori aiuti alle famiglie. I partiti politici, tuttavia, chiedono a gran voce un intervento più mirato, parlando di scostamento di bilancio. L’economista, tuttavia, di concerto con il Ministro dell’Economia Daniele Franco, ha chiarito che non ci sarà nessun ricorso a un aumento del deficit. “Bisogna trovare prima le risorse” ha dichiarato.

Tra le ipotesi più probabili un’ulteriore proroga dei tagli sulle accise di luce e gas, che ad oggi è fino al 20 settembre. Un’altra ipotesi sarebbe quella di mettere a disposizione delle imprese in difficoltà un pacchetto di cassa integrazione gratuita, ma al riguardo ci sono ancora molti, troppi dubbi.

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E ancora, si pensa a un rafforzamento del credito di imposta sulle voci di costo più care delle bollette, con un aumento delle aliquote e la sua estensione anche agli esercizi commerciali, oltre alla proroga fino alla fine di questo 2022.

Caro bollette: le possibili misure pensate dal Governo per aiutare imprese e cittadini

Si sta studiando inoltre un meccanismo con il quale dare alle imprese che consumano di più energia e gas prodotti con fonti rinnovabili e gas estratto nel Paese, il tutto a prezzi calmierati, ma anche in questo caso si ha necessità di trovare risorse finanziarie.

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E per quanto riguarda i privati cittadini? Si va verso un potenziamento sulla rateizzazione delle somme, che attualmente è relativa al primo semestre del 2022 e arriva fino a un massimo di 10 rate. Ci sarebbe poi l’ipotesi, ma di più difficile realizzazione, di rafforzare il bonus sociale per le famiglie con reddito pari a 12.000 Euro di ISEE all’anno, ampliando la platea di beneficiari.

Fatto sta che per realizzare tutto questo ci sarebbe bisogno di circa 20 miliardi di Euro, una somma che per ora non è lontanamente raggiungibile.