Quello che prevede il Bonus Ristrutturazioni è una detrazione del 50% per alcune tipologie di lavori edilizi. Questi interventi possono avvenire sia su unità immobiliari ostative, ovvero sulle parti comuni di quelli che sono gli edifici residenziali. In realtà sono molti i lavori che rientrano nella lista di quelli ammissibili per poter beneficiare del bonus. Nello specifico ci si riferisce a interventi di ristrutturazione, recupero e restauro, oltre che di demolizione e ricostruzione. Sono ivi compresi anche tutti quei lavori che sono volti alla riqualificazione energetica degli immobili.
Uno dei pochi Bonus che ancora permette di scegliere la modalità con cui usufruire dello stesso. Quindi per tutti coloro che avanzeranno domanda e che la vedranno accettata potranno decidere di beneficiare del bonus sotto forma di detrazione, cessione dei credito o sconto in fattura.
O almeno questo era possibile fino alla data del 17 febbraio 2023 data di entrata in vigore del decreto legge 11/2023, per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio previsti dall’articolo 16-bis del Tuir, in linea generale. Infatti da tale data non è più possibile optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta. Quindi sarà possibile usufruire del bonus solo sotto forma di detrazione.
L’incentivo può essere richiesto fino al 31 dicembre 2024.
Bonus ristrutturazioni e lavori in proprio
Quando si parla di lavori in proprio ci si riferisce a tutti quegli interventi che il proprietario o chi detiene l’immobile, decide di svolgere in maniera autonoma senza rivolgersi ad alcuna ditta di ristrutturazione o costruzione. Unico bonus a permettere di agire in maniera diretta, a patto che a farlo sia personalmente il proprietario o il detentore, ovvero siano stati affidati a dei lavoratori da questi.
Il limite da considerare per il bonus è sempre quello di 96.000 euro e per poterne beneficiare occorrerà rispettare tutti i requisiti, a partire dalla presentazione dei documenti regolarmente richiesti per il Bonus ristrutturazioni.
Spese ammesse
Occorre sottolineare che nel caso in cui si proceda alla richiesta per il bonus ristrutturazione per lavori da svolgere in proprio gli unici costi che verranno presi in considerazione saranno quelli per l’acquisto dei materiali. Gli interventi da sostenere dovranno non solo rispettare il tetto massimo economico indicato (96.000 euro), ma rientrare nelle tipologie di lavori indicate dal decreto.
Le spese per l’acquisto dei materiali potranno essere sostenute sia prima che dopo l’inizio dei lavori. Mentre gli importi che sono stati realmente pagati dovranno essere dimostrati con metodi di pagamento tacciabili quali i bonifici.
Nel caso in cui si decidesse di non optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, ma si preferisse usufruire del bonus come detrazione, allora l’importo spettante sarà corrisposto in 10 rate annuali.
Fonte: Agenzia delle entrate