Britney Spears è in ostaggio

rivelazione choc per la cantante

La principessa del pop sembrerebbe ricoverata in una clinica psichiatrica manipolata dalla famiglia.

Tra le celebrità che hanno aderito alla campagna #FreeBritney vi è anche il regista David LaChapelle.

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Questo movimento, nato spontaneamente dai fans della popstar, vuole denunciare il fatto che sia in ostaggio della famiglia. La stessa ha voluto che la Spears venisse ricoverata, contro la sua volontà, in una clinica psichiatrica. Anche LaChapelle sostiene questa tesi secondo cui la cantante è manipolata dai suoi ”cari”.

La richiesta d’aiuto nel video di Everytime

Il regista, qualche ora fa, ha pubblicato su Instagram un post in cui racconta la sua esperienza professionale vissuta con Britney. LaChapelle ha girato il videoclip di ‘Everytime’, successo del 2003, e di ‘Make me‘ primo singolo di ‘Glory’ il suo ultimo album. Entrambi i lavori raccontano delle storie abbastanza drammatiche e tristi: in ‘Everytime’ la cantante muore in scena affogata dall’acqua e stordita da alcol e sostanze, mentre in ‘Make me’ è rinchiusa in una gabbia. In entrambi i pezzi musicali la Spears stava ”chiedendo” aiuto al mondo probabilmente.

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Cio che scrive LaChapelle è: “L’unica direzione che Britney mi ha dato per questo video era quella di apparire dentro ad una gabbia. All’epoca non capivo perché voleva essere filmata in una gabbia. All’inizio ho immaginato di filmarla come una tigre, ma guardando indietro sembra che lei volesse comunicare che era in prigione. Tutti i membri del mio team, almeno, potrebbero dire che qualcosa non andava… Guardandomi indietro, a me sembra che queste cose siano state delle grida disperate di aiuto, che lei voleva comunicare attraverso i suoi video”.

Britney lolita per il Rolling Stone

Il regista e il fotografo è anche autore del primo servizio fotografico di Britney Spears per la rivista musicale ‘Rolling Stone’. Nel video ballava in una sexy divisa da collegiale con le treccine da lolita, immagine che la perseguitò per tanti anni.

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A tal proposito LaChapelle afferma:“Quella è stata la prima volta che io e Britney abbiamo lavorato insieme. Quel servizio fotografico non lo farei adesso. Ero giovane e non mi rendevo conto di quello che stava accadendo. Ero solo eccitato all’idea di fare quel servizio e di prendere spunto dalla canzone e dal video di Baby One More Time. Guardandomi indietro è qualcosa che non rifarei, non avevo davvero idea. Il servizio fu scattato in Louisiana nella sua casa di famiglia, piena dei suoi trofei. Potrei dire che anche allora c’era qualcosa che non andava. Contro l’avidità e le bugie, David LaChapelle”.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.