Cambio fornitore elettricità e nuovo allaccio: come trovare l’offerta migliore

Scegliere una tariffa luce conveniente ed in linea con le tue abitudini di consumo ti aiuterà a risparmiare in bolletta e a sfruttare al meglio le risorse senza dover cambiare troppo il tuo modo di vivere la casa.

La prima cosa che dovrai fare sarà quindi fare un confronto delle tariffe luce e trovare l’offerta più adatta alle tue esigenze.

Però, quando parliamo di contratti di fornitura della luce, ci sono diverse situazioni che si propongono come nuovo allaccio, cambio fornitore, subentro e così via. Vediamo allora come distinguere ognuna di queste situazioni per trovare l’offerta migliore.

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Cosa fare per avere l’elettricità in casa?

Per rispondere a questa domanda dovrai, prima di tutto, capire in quale situazione rientri. Quindi c’è da capire se il contatore è presente oppure no. Se il contatore c’è, bisognerà verificare se eroga corrente o è stato disattivato in precedenza.

Nel caso in cui il contatore non ci sia, allora dovrai provvedere ad un nuovo allaccio. L’abitazione andrà quindi collegata alla rete elettrica mediante l’installazione del contatore cui viene assegnato il codice POD a lui dedicato e che identifica in maniera univoca l’utenza. Generalmente con l’allaccio si ha anche l’attivazione della fornitura.

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Se invece il contatore c’è, potrebbero presentarsi diverse possibilità: non è mai stato attivato, è stato attivato e poi chiuso, è attivo. Vediamo cosa fare in ognuno di questi casi.

Se, come dicevamo in precedenza, il contatore c’è ma non è mai stato attivato allora dovrai fare una prima attivazione. Per avere il prezzo migliore non dovrai far altro che confrontare le tariffe, controllando anche la durata delle offerte. Per avere la corrente dovrai mandare al fornitore una richiesta di attivazione. Uno dei dati da conoscere è il POD, ma non avendo, per ovvie ragioni, una bolletta da cui estrapolarlo, basterà leggere il display del contatore.

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Se il contatore è stato attivato in passato ma ora non eroga corrente, dovrai fare un subentro presentando la richiesta al fornitore che hai scelto dopo aver confrontato le tariffe. Per avere la luce in genere sono necessari 7 giorni lavorativi, anche se c’è da dire che qualche compagnia lo fa entro 5 giorni ed altre necessitano fino a un mese.

Se il contatore c’è ed è attivo, ti basterà fare una voltura che è l’operazione che cambia il nome dell’intestatario del contratto di fornitura della luce già attivo. Per completare la pratica serviranno i dati del vecchio e del nuovo intestatario, il POD, la lettura del contatore, la potenza impiegata e il metodo di pagamento. Chiaramente con la voltura si ha poco margine per la scelta di un contratto a buon prezzo, ma questa operazione può comunque essere svolta successivamente.

Scegliere l’offerta migliore

Dopo aver passato al vaglio le varie possibilità che si presentano quando si decide di attivare una fornitura luce, non c’è che da valutare come scegliere la tariffa migliore.

Come prima cosa, dovrai capire se preferisci il mercato libero o quello di maggior tutela (valido fino al 2020). Nel mercato di maggior tutela i prezzi sono fissati dall’Autorità ed aggiornati ogni 3 mesi.

Come ultima cosa dovrai verificare per quanto tempo avrai il prezzo in offerta che il fornitore ti propone. Ma la cosa migliore da fare resta quella di confrontare le tariffe ed, eventualmente, cambiare fornitore.