Caso Carsetti, la versione della figlia Arianna

Arianna Orazi parla per la prima volta ai microfoni di Quarto Grado per ribadire la sua innocenza

La figlia di Rosina Carsetti, Arianna Orazi, racconta la sua versione ai microfoni di Quarto Grado, e ribadisce la sua versione: “Non ho ucciso io mia madre”.

La donna, a giustificazione delle voci che corrono sul conto della famiglia e del fatto che Rosy avesse detto ad amici e conoscenti di essere maltrattata, racconta che la madre era sempre stata lamentosa, era fatta così. Per Arianna, dunque, la madre avrebbe solo ingigantito piccole incomprensioni e litigi familiari comuni.

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Poi dice anche: “Mia madre non era una che amava cucinare o stare a casa. La sera della vigilia di Natale si andava al ristorante tutti assieme, semmai. Però devo dire che a me e mio fratello non ha mai fatto mancare nulla, se non forse un po’ di affetto”.

Poi parla della vita sociale dell’anziana, e dice che Rosina non aveva molti amici, eccetto un’amica che aveva da più di 50 anni. E dice: “A lei raccontava tutto. La sentivo parlare al telefono, le raccontava di quello che mangiava, cosa leggeva sui giornali”.

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Poi torna a parlare della sera dell’omicidio: “Ho sentito dei rumori al piano di sopra, pensavo mia mamma avesse dimenticato la finestra aperta, invece appena ho aperto la porta ho ricevuto due schiaffi fortissimi, poi l’intruso mi ha messa a sedere su una sedia, mi ha sfilato le ciabatte e mi ha infilato un calzino in bocca. Poi mi ha legata con il filo dell’aspirapolvere. La stessa cosa ha fatto a mio padre, appena è arrivato. Dalla sedia vedevo mia madre per terra, pensavo fosse solo svenuta, non immaginavo che fosse morta”.

Questa è la versione di Arianna Orazi, che da sempre ribadisce la sua innocenza.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.