Champions League: Bayern e Barcellona già in semifinale, stasera tocca alla Juventus

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Nessun problema per Bayern Monaco e Barcellona che nel ritorno dei quarti di finale schiantano i rispettivi avversari e accedono alle semifinali. I catalani, dopo la brillante vittoria ottenuta al Parco dei Principi una settimana fa (3-1 per gli spagnoli con Neymar e doppio Suarez), affrontavano al Camp Nou il Paris Saint Germain, rafforzato dal rientro dalle squalifiche di Ibrahimovic e Verratti, ma che comunque nulla ha potuto contro lo strapotere del Barca di Luis Enrique. Una doppietta di Neymar stende infatti i parigini già nel primo tempo, rimarcando la netta differenza tra le forze scese in campo; i ragazzi di Blanc nulla hanno potuto contro quella che forse, al momento, è la squadra più in forma d’Europa e che può contare su un reparto offensivo, quello formato da Messi, Suarez e appunto Neymar, che non ha probabilmente eguali al mondo. Settima semifinale negli ultimi otto anni per i blaugrana che quindi, dopo il passo falso della stagione 2013/2014 (fuori ai quarti con l’Atletico Madrid poi finalista), tornano di nuovo tra le quattro regine d’Europa. Ma se la qualificazione di Messi e compagni era già stata ipotecata nella gara d’andata, fa invece impressione l’ennesima performance sublime del Bayern di Guardiola, a cui bastano i primi venti minuti di gioco per ribaltare il 3-1 dell’andata in favore del Porto; è un primo tempo leggendario quello dei tedeschi, che chiudono la prima frazione sul 5-0 con i portoghesi annichiliti dalla superiorità degli avversari. Nella ripresa la partita non dice praticamente più nulla tranne che per le statistiche, visto che ci sarà tempo per il gol della bandiera dei dragoni, messo a segno da Martinez, e per la sesta rete del Bayern di Xabi Alonso che fisserà il risultato sul 6-1 definitivo.

Stasera gli altri quarti di finale: Monaco-Juventus e Real Madrid-Atletico. Ci vorrà la migliore Juve per passare il turno; non basterà affidarsi al risultato dell’andata (1-0 in favore dei bianconeri) o appigliarsi alla superiorità, almeno sulla carta, della rosa di Allegri rispetto a quella a disposizione di Jardim. La Juventus dovrà giocare da Juventus, senza fare calcoli. Anche per questo il tecnico bianconero si affiderà probabilmente all’esperienza dei suoi giocatori più forti, riproponendo Barzagli dal primo minuto e forzando i tempi di recupero di Vidal, che anche se non al meglio sarà regolarmente della partita: spazio quindi al collaudato 3-5-2 con Buffon in porta, difesa composta da Bonucci, Barzagli e Chiellini, centrocampo a cinque con Lichtsteiner ed Evra sulle corsie e Pirlo, Marchisio e Vidal in mezzo e coppia d’attacco formata da Tevez e Morata. Si va quindi verso un sistema di gioco un po’ più accorto rispetto al 4-3-1-2, ma che da comunque ampie garanzie di affidabilità e permetterà ad Allegri di poter cambiare le carte in corso d’opera in caso di necessità senza dover stravolgere il volto della squadra. Tattica a parte, ciò che è certo è che la Juve si trova di fronte a un’opportunità straordinaria: tornare tra le prime quattro d’Europa a dodici anni dall’ultima volta sarebbe un traguardo sensazionale per la società e per tutto l’ambiente ed è sicuramente alla portata dei bianconeri, che non dovranno sottovalutare il Monaco ma non dovranno neanche dimenticarsi di essergli nettamente superiore. L’ultimo posto in semifinale se lo giocheranno invece Real e Atletico Madrid in un derby tutto spagnolo che si preannuncia incandescente. Dopo lo 0-0 del Calderon infatti, nonostante la grande prova del Real, la qualificazione rimane ancora incertissima e si deciderà questa sera al Bernabeu, dove i ragazzi di Ancelotti dovranno vincere per passare il turno (in caso di parità con più di un gol infatti sarebbe l’Atletico a qualificarsi, mentre con lo 0-0 si andrebbe ai supplementari). Impresa certo non facilissima, visto che quest’anno l’Atletico si è rivelata una vera e propria bestia nera per il Real, ma anche e soprattutto alla luce delle pesanti assenze in casa Merengues: Ancelotti dovrà infatti fare a meno degli infortunati Bale, Benzema e Modric, dovendo di conseguenza ridisegnare la squadra che si affiderà ancora una volta ai gol di Cristiano Ronaldo per tentare l’ennesima impresa. Discorso opposto invece per Simeone che può contare su tutti gli effettivi per centrare la semifinale: il Cholo, con il solo Mario Suarez assente per squalifica, potrà infatti mettere in campo la formazione migliore possibile e giocarsi tutte le sue carte per raggiungere l’obiettivo. Inutile sottolineare che c’è un’attesa spasmodica in tutta la Spagna per questa sfida e che entrambi gli ambienti stanno vivendo da giorni momenti di grande pressione, tanto che alcuni giornalisti hanno chiesto a Simeone in conferenza stampa se questa eccessiva pressione non avrebbe potuto paralizzare i suoi giocatori: “Non diciamo sciocchezze” ha risposto piccato l’allenatore argentino “queste sono le partite che tutti vorrebbero giocare”. Niente di più vero. Non ci resta che goderci lo spettacolo.