ChatGPT è la piattaforma di intelligenza artificiale e creata da OpenAI, una delle più grandi rivoluzioni degli ultimi decenni e per alcuni anche una delle tecnologie sulla quale stare molto attenti. La notizia di ieri, ha visto il Garante per la protezione dei dati personali in Italia, dare uno stop all’uso di ChatGPT fino a quando la piattaforma non rispetterà la disciplina privacy in vigore nel nostro paese.
Secondo il Garante mancherebbe una informativa chiara sui dati che vengono raccolti da ChatGPT, e ci sarebbe l’assenza di un filtro che permetta di verificare l’età degli utenti che accedono, rendendo la piattaforma utilizzabile anche a minorenni.
Oggi la piattaforma ChatGPT è raggiungibile ma non utilizzabile più dagli utenti italiani, una volta effettuato l’accesso apparirà questo testo in inglese, dove il team di OpenAI informa gli utenti del blocco e dei rimborsi che effettuerà.
Comunicato di OpenAI per ChatGPT
Gentile cliente ChatGPT,
Siamo spiacenti di informarti che abbiamo disabilitato ChatGPT per gli utenti in Italia su richiesta del Garante italiano.
Stiamo emettendo rimborsi a tutti gli utenti in Italia che hanno acquistato un abbonamento ChatGPT Plus a marzo. Stiamo anche sospendendo temporaneamente i rinnovi degli abbonamenti in Italia in modo che gli utenti non vengano addebitati mentre ChatGPT è sospeso.
Ci impegniamo a proteggere la privacy delle persone e crediamo di offrire ChatGPT in conformità con GDPR e altre leggi sulla privacy. Ci metteremo in contatto con il Garante con l’obiettivo di ripristinare il tuo accesso il prima possibile.
Molti di voi ci hanno detto che trovate ChatGPT utile per le attività quotidiane e non vediamo l’ora di renderlo nuovamente disponibile al più presto.
In caso di domande o dubbi relativi a ChatGPT o al processo di rimborso, abbiamo preparato un elenco di domande frequenti per risolverli.