Cifa e Confsal: la terza via della contrattazione

Cifa e Confsal puntano a contratti innovativi

La contrattazione del terzo millennio cambia volto e cresce un modello a metà strada tra contratti nazionali dei sindacati confederali e quelli autonomi.

Le organizzazioni autonome Cifa e Confsal scendono in campo contro il dumping

Al festival del Lavoro di Milano la tavola rotonda organizzata da Fonarcom (fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua) ha affrontato la contrattazione collettiva in termini nuovi, basandosi sull’analisi scientifica dell’università di Verona e del centro studi Incontra.

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La professoressa Donata Gottardi ha presentato la ricerca ed è emerso che i contratti Cifa e Confsal sono innovativi, possono adottare gli stessi livelli retributivi dei contratti nazionali con importanti cambiamenti all’insegna della qualità.

I sindacati autonomi esplorano nuove vie anche in contrasto al dumping sociale. In pratica, molti datori di lavoro trasferiscono l’attività produttiva in Paesi a basso salario, oppure assumono migranti come manodopera più economica anche per la vendita con contratti “pirata” sotto la soglia minima di legge.

Cifa e Confsal puntano sulla terza via della contrattazione

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Cifa (Confederazione Italiana delle Federazioni Autonome) è un’organizzazione indipendente e apartitica che associa le federazioni di datori di lavoro specialmente nel  commercio, terziario, distribuzione,  servizi, artigianato, turismo, pubblici esercizi, PMI, agricoltura e onlus.

Confsal è una confederazione sindacale per il settore pubblico e privatistico in Italia. È presente nel comitato nazionale Inps dei pensionati dipendenti, ma anche a livello regionale e provinciale. Opera anche con il Cnel, con i comitati per l’emersione del lavoro sommerso e il comitato di sorveglianza per i piani occupazionali nazionali.

Le due organizzazioni affrontano da tempo il tema delle nuove tecnologie che impongono un’evoluzione continua alla società e al mondo del lavoro che si trasforma in modo profondo.

Di conseguenza, Cifa e Confsal vogliono contribuire a disegnare un nuovo modello di contrattazione collettiva, rispetto a quello classico di Cgil-Cisl e Uil.

Le innovazioni dei contratti Cifa e Confsal

Cifa e Confsal puntano a una strategia che si può riassumere in una serie di punti chiave emersi durante la tavola rotonda di Fonarcom:

  • Non esistono solo i contratti nazionali stipulati con le principali federazioni sindacali o quelli illegali “pirata”
  • Le organizzazioni sindacali autonome guardano con interesse al “mondo di mezzo” delle Pmi che offre buon potenziale per avviare contrattazioni sane e innovative, più al passo con i tempi
  • Alcuni contratti collettivi di piccole e medie imprese sottoscritti da Cifa e Confsal, e discussi durante il dibattito, non avrebbero nulla da invidiare alle contrattazioni condotte da Cgil, Cisl e Uil
  • Il nuovo tipo di contrattazione mostra, secondo Cifa e Confsal, un grande punto di forza nel superamento degli scatti automatici per l’anzianità di servizio
  • Gli scatti automatici sono trasformati in scatti legati alle competenze del lavoratore e alla formazione che ha seguito
  • Il passo in avanti in questa direzione punta al riconoscimento del merito e delle capacità professionali, che, spesso, trovano poco spazio nella contrattazione collettiva tradizionale
  • Il presidente del Cnel Tiziano Treu ha riconosciuto, durante la tavola rotonda, la necessità di confrontare i contratti per stabilire i migliori a livello qualitativo
  • Sarebbe inoltre utile creare un sistema di controllo e certificazione dei contratti di qualità per contrastare quelli “pirata”
  • Il presidente della Cifa Andrea Cafà e il segretario generale del sindacato Confsal, Angelo Raffaele Margiotta, hanno concluso che i contratti delle due organizzazioni hanno superato la prova di confronto con i modelli contrattuali tradizionali e gli spunti di innovazione sono in linea con le indicazioni della commissione mondiale sul futuro del lavoro di Ginevra.

Le innovazioni Cifa- Confsal sulla scia dei cambiamenti in corso

Contratti più innovativi, riconoscimento del merito e delle professionalità fanno il paio con i cambiamenti in corso. Cifa e Confsal fotografano la trasformazione continua del mercato del lavoro e gli studiosi del settore hanno già maturato conclusioni simili.

Le nuove tecnologie impongono trasformazioni radicali a tutto il settore con una  velocità crescente.

Gli studiosi del mercato affermano che almeno due terzi dei bambini delle elementari svolgeranno in futuro lavori che ancora non esistono.

L’emancipazione tecnologica ci permette di fare una serie crescente di operazioni che in passato richiedevano l’aiuto di impiegati negli uffici.

Graduale riduzione degli impieghi classici, incremento del lavoro autonomo e richiesta crescente di professionisti qualificati nei servizi personalizzati alla clientela, sono conseguenze del cambiamento in atto.

Transazioni, rapporti commerciali, invio di curricula e obblighi fiscali viaggiano sempre più in rete. Da qui l’esigenza di adeguarsi con un cambio radicale di mentalità anche nei contratti di lavoro. Il futuro comincia a delinearsi.